«Arginare la crisi della rappresentanza e recuperare la logica del processo democratico sono le sfide del futuro». Ciriaco De Mita, in occasione dell’iniziativa organizzata dall’Udc di Atripalda, esorta i moderati a ritrovarsi. «Il confronto deve continuare ad essere l’essenza. Voglio recuperare le storie dei democristiani diffusi per costruire il futuro. Basta al partito unico che cancella la pluralità dei soggetti politici e prevede un solo potere che decide».
Il sindaco di Nusco, però, non manca di effettuare un’analisi rispetto alle ultime vicende locali della cittadina della Valle del Sabato. «Il sindaco ha percorso tutta la traiettoria degli avventurieri. L’uomo del cambiamento, senza ambizioni e con grandi traguardi, rientra nei ranghi così come l’esercito dopo la disfatta». De Mita, rivolgendosi ai consiglieri comunali Giuseppe Spagnuolo, Dimitri Musto ed Antonio Iannaccone, dichiara: «Quanta serietà e pazienza. Siete un esempio per chi vuole impegnarsi per la collettività. Abbiamo tentato di avviare un percorso, qualcuno, però, l’ha bloccato. Ho sbagliato a scegliere un ambizioso».
L’ex presidente del Consiglio dei Ministri interviene anche in merito all’accordo con il centrosinistra. «Dopo tre giorni di discussione, abbiamo riscoperto la dignità di una posizione. Con la dignità si vive, con la furbizia si muore. Senza pensiero, non c’è futuro. Per tale ragione, non mi scompongo quando sento la riflessione dello statista di Ariano, che fa accordi per il figlio e non per la comunità».
Giuseppe De Mita, vicesegretario nazionale dell’Udc, chiarisce le ragioni dell’intesa con De Luca. «Più passano i giorni, più il gesto che abbiamo compiuto acquista una definizione. Non è una scelta premeditata. Abbiamo effettuato una verifica dello spazio politico per fare delle cose e verificato la praticabilità di un percorso. La domanda che circola oggi è il senso di insicurezza, non solo di chi non lavora, ma anche di chi non riesce a scorgere una prospettiva. Dare dignità al lavoro è la prorità, creando le condizioni per lo sviluppo e per gli investimenti, avvicinando il centro delle decisioni ai territori e riorganizzando il pubblico. Queste sono le motivazioni. Possiamo andare a chiedere il voto, quindi, senza rincorrere la parola coerenza, ma spiegando il futuro».
Maurizio Petracca, in campo per lo scudocrociato, chiarisce come le priorità sono il superamento di una burocrazia farraginosa, la promozione di una ripresa sostenibile e lo spostamento del centro nelle periferie. «Con De Luca porteremo avanti un progetto concreto, basato sulla condivisione di proposte e non su accordi di palazzo. Non è nel nostro stile andare a contrattare poltrone». Carmela Roberto, candidata di Ariano Irpino, esorta la classe dirigente al rinnovamento. «Sono convinta che la scelta di puntare sui giovani sarà premiata. Bisogna dare spazio ad una generazione non ascoltata, recuperando i tanti che non vanno a votare».
Raffaele Lanni, candidato per l’Udc, invita la politica a ripartire dalla risoluzione dei problemi, quali la sanità. «La gente è in attesa di risposte concrete e non di slogan». Maria Rosa Lepre, aspirante consigliere, infine, esorta la classe dirigente a mettere la salute tra le priorità. «Sono stanca di vedere un servizio fondamentale che non funziona».