Il deputato del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione parlamentare al MIUR per sollecitare lo stanziamento dei fondi per gli studenti campani
“I tempi per l’erogazione delle borse di studio per gli studenti in Campania sono troppo lunghi e incerti e la situazione peggiora notevolmente se prendiamo in esame l’Università di Salerno”. A dirlo è Luigi Iovino, deputato del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per chiedere al Ministro di sollecitare gli uffici regionali, competenti in materia, all’erogazione dei fondi per le borse di studio, in concerto con la Regione Campania. “Una situazione spiacevole – continua Iovino –che continua purtroppo a pesare sugli studenti, destinatari di queste essenziali misure di politica sociale”.
“Ogni anno – afferma Luigi Iovino – viene pubblicato un bando che permette agli studenti con ridotti mezzi economici l’opportunità di richiedere benefici tra i quali proprio l’ottenimento di una borsa di studio. Le graduatorie vendono definite in base a criteri oggettivi e precisi requisiti, tra i quali il merito accademico. I fondi vengono erogati generalmente per una quota in acconto ed una a saldo: quest’ultima viene concessa all’ottenimento di requisiti universitari, come le previste soglie minime di CFU a garanzia della continuità della carriera universitaria dello studente. Nel nuovo avviso pubblico sul sito web di ADISURC (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania) viene esplicitata l’erogazione di nuovi fondi ma soltanto per alcuni enti universitari della Regione Campania. Tra le università non risulta però rientrare quella di Salerno, in particolare non sono previste le risorse finanziate dal fondo sociale europeo (FSE). Non possono esistere studenti di serie A e di serie B! Il dilatarsi dei tempi di attesa per l’erogazione delle borse di studio produce situazioni di disagio sociale per gli universitari, in particolar modo per coloro privi dei mezzi necessari al prosieguo della carriera”.
“Con queste condizioni – conclude Luigi Iovino – si profila il venir meno di importanti principi a garanzia e tutela del diritto allo studio. Il Ministro del MIUR Marco Bussetti intervenga per sollecitare tutti gli enti di competenza affinché questa triste pagina dell’istruzione italiana si concluda positivamente”.