Organizzati dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra, con Hypokrtès Teatro Studio e la direzione artistica di Enzo Marangelo, prosegue e, sabato 14 gennaio, alle 21, nell’auditorium del Centro Asi di Solofra, il teatro si riprende la scena con “Vaga vagina vaga”, scritto e diretto dall’autore e regista salernitano Andrea Carraro, e interpretato da Amelia Imparato, della compagnia “Senza fissa dimora”.
Uno spettacolo duro, coinvolgente, che ha al centro la donna, eterno enigma da decifrare. I monologhi della Imparato portano in scena con crudezza, ma anche con elevati picchi di poesia, il mistero declinato al femminile, lungo una linea interpretativa che è culturale, sociale, antropologica, esistenziale. A confronto tre donne. Tre esperienze diverse, in cui il principale elemento di divaricazione è geografico: l’Occidente, l’Oriente.
“Non sono modelli assoluti” scrive Carraro nelle note di regia. “C’è, nel primo caso, la gioia, tutta femminile, della scoperta di sé; c’è, nel secondo, il risarcimento, attraverso un amore, sia pure fuori regola, delle violenze subite; e c’è, nel terzo caso, una vendetta sui generis con un finale da favola”.
Dalla presentazione dello spettacolo: “Ci sono tante cose dette e non dette… Il mistero avvolge il mondo delle donne… Ne succedono di cose strane alle streghe… Esiste il capezzolo del diavolo … Per capire e godere bisogna guardare… Il Paradiso non può attendere… Politically incorrect… Il teatro vive di poesia… Il teatro è succube della fantasia…”. Ma il senso dello spettacolo è tutto in una frase di Louise Bourgeois: “Sono prigioniera delle mie emozioni. Devi raccontare la tua storia e poi devi dimenticarla. Dimentichi e perdoni. Questo ti rende libera”.