Il consigliere regionale: “Campania all’ultimo posto per superfici coltivate con metodi biologici”
“Con dati puntualmente fallimentari alla mano, relativi al comparto agricoltura della Campania, il “delegato” Franco Alfieri dovrebbe badare a nascondere la testa sotto la sabbia. Ma è tale l’arroganza degli uomini del presidente De Luca, che il fidato consigliere del governatore, nonché capo della sua segreteria, si arroga addirittura il diritto di rappresentare la nostra regione agli “Stati Generali dell’Agricoltura” in Sardegna. Basti ricordare che, sotto la gestione De Luca-Alfieri, un territorio a naturale vocazione rurale come la Campania è precipitato all’ultimo posto tra le regioni meridionali in termini di terreni coltivati con metodi di lavorazione biologica. Una classifica che vede la Calabria in testa con il 37,4% di superficie coltivata con metodi biologici, la Sicilia con il 31,1%, la Basilicata con il 20,6%, la Puglia con il 20,2%, la Sardegna con l’11,6%. Fanalino di coda la Campania, ferma ad appena il 9,7%”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.
“I risultati flop inanellati nel settore Agricoltura sono certamente figli di scelte scellerate e ancora oggi inspiegabili. Ancora non si comprende, infatti, perché la Campania sia l’unica regione italiana che non abbia un assessore con delega al comparto, dunque non sia dotata di una programmazione, né abbia una visione unitaria. L’agricoltura biologica, tra l’altro, misura la qualità di un’economia rurale, per tutela dei consumatori, innovazione delle aziende agricole e tutela dell’ambiente. Le ricadute si calcolano sui livelli occupazionali, sul presidio delle aree interne e sulla qualità delle esportazioni”.