Il consigliere regionale: “Invece di dire il falso, collabori per risolvere l’emergenza”
“La sensazione è che al sindaco di Capaccio-Paestum piace bollare come banali allarmismi qualunque segnalazione parta dai cittadini o da esponenti istituzionali, anche se fondata. E non una volta ha ritenuto non solo di non interessarsi a casi relativi, ad esempio, a inquinamento elettromagnetico o a degrado ambientale, ma ha addirittura minacciato di denunciare per procurato allarme gli stessi autori delle segnalazioni. Un bavaglio a chi è semplicemente intenzionato a collaborare nella risoluzione di criticità e problemi che coinvolgono l’intera collettività. Nella vicenda dei dischetti che hanno invaso le acque delle nostre coste, diffusi dal depuratore di Varolato a seguito di un cedimento strutturale, il primo cittadino Franco Palumbo è arrivato a dichiarare addirittura il falso, sostenendo che i filtri in questione sarebbero biodegradabili. Sarebbe bastato informarsi della materia di cui si compongono i dischetti in questione, per apprendere che si tratta di poliuretano, dunque per nulla biodegradabile e niente affatto dissimile dalle plastiche che da anni inquinano il nostro mare”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano
“Non conoscendo, ad oggi, quale sia la reale causa dello sversamento in mare dei filtri – sottolinea Cammarano – né a chi andrebbero addebitate le responsabilità, non è certamente nostra intenzione gettare la croce addosso al sindaco e all’amministrazione comunale. L’auspicio, anche in questo caso, è di fare sinergia tra tutte le realtà istituzionali affinché questa emergenza venga affrontata e risolta, facendo assoluta chiarezza sull’intera questione, così da impedire il ripetersi di un nuovo caso di inquinamento delle nostre coste”.