L’interrogazione del consigliere regionale: “Si ripristini la sede irpina dell’ex EIPLI”
“La nuova governance di Acque del Sud Spa, società costituita a seguito della soppressione dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (EIPLI), pone seri interrogativi in merito ad un’adeguata rappresentanza della provincia di Avellino. La nuova società ha mantenuto le sedi di Bari e Potenza, mentre ha di fatto soppresso la sede di Avellino in via Tagliamento 112. Una scelta sbagliata che non garantisce al territorio irpino un ruolo di primo piano nel nuovo assetto organizzativo, anche alla luce dell’importanza rivestita dalle proprie risorse idriche e le notevoli conseguenze ecologiche, economiche e sociali derivanti dal riassetto societario nella provincia di Avellino. Osservazioni condivise anche dal presidente dell’Ente Parco regionale dei Monti Picentini. Giova ricordare che Acque del Sud Spa, il cui capitale sociale può essere ceduto fino al 30% ad aziende private da individuare attraverso gara pubblica, gestisce le opere idrauliche relative ai bacini interregionali, compresi i serbatoi e i laghi artificiali, nella provincia di Avellino e nelle regioni Puglia e Basilicata. Gestisce inoltre le risorse idriche nell’ambito del sistema della Grande Adduzione: decine di sorgenti, per una portata che supera i 14 mila litri al secondo, che alimentano le reti di Puglia e Basilicata oltre che della Campania e controlla dighe presenti in territorio irpino che contengono oltre 65 milioni di metri cubi d’acqua”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Vincenzo Ciampi.
“Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione per chiedere alla giunta di intervenire presso la presidenza di Acque del Sud Spa e il ministero dell’Agricoltura per ripristinare la sede di Avellino dell’ex EIPLI e di assicurare alla nostra provincia, sede del più importante bacino idrografico del Mezzogiorno, un ruolo adeguato nella governance di Acque del Sud Spa, anche al fine di rafforzare la rappresentanza pubblica in considerazione della presenza, nella compagine societaria, di un’importante componente privata”.