“L’era De Luca volge finalmente a conclusione, ma ora bisognerà rimboccarsi le maniche. Al termine del suo mandato l’attuale governatore consegnerà una terra a cui, per le sue politiche personalistiche, ha fatto fare troppi passi indietro. A noi il compito di restituire dignità alla nostra regione, a partire fin da subito dalla sanità. De Luca non sarà più commissario, il paradosso del doppio ruolo lo stiamo per cancellare con un colpo di spugna. E la scelta di chi lo sostituirà non potrà mai cadere su nessuno dei nominati da De Luca, figli di un sistema all’origine dei disastri che i cittadini della Campania ancora pagano sulla propria pelle. Nomi scelti sulla base di una legge scellerata che ha premiato appartenenza politica e fedeltà alla bandiera del poltronismo. Il nuovo commissario non potrà mai essere uno degli attuali direttori generali nominati dallo stesso De Luca, gente contro il cui operato come Movimento 5 Stelle ci stiamo scagliando duramente da anni, alla luce dei risultati pessimi della loro gestione e di una qualità dell’assistenza precipitata miseramente agli ultimi posti nel paese”. E’ quanto dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Abbiamo impedito a De Luca che fosse smantellata un’eccellenza come il Polo materno infantile dell’Ospedale del Mare – ricorda Ciarambino -, lo abbiamo costretto a fare marcia indietro sullo smantellamento del Pronto soccorso di Sant’Agata, lo abbiamo inchiodato alle sue responsabilità circa i punti nascita di Polla e Sapri, penalizzati da una grave carenza programmatoria e organizzativa. Siamo pronti ora a collaborare con il nuovo commissario per mettere un freno anche all’opera di depotenziamento e chiusura di presidi e reparti. Ci batteremo per nuovi criteri di nomina dei manager e li inchioderemo alle loro responsabilità se le formiche assediano pazienti, se nei reparti piove o se vengono chiusi per un festino. Daremo il nostro contributo per rendere efficaci le azioni di controllo delle procedure di appalto, affinché non si ripetano più casi come al Pascale e all’Ospedale del Mare, con farmaci e strumentazioni salvavita acquistati a prezzi fino a 300 volte superiori a quelli di mercato. Scandali al cospetto dei quali chi ha un ruolo apicale e di responsabilità dovrebbe essere messo alla porta, per far spazio a professionisti seri e onesti nominati per competenza, curriculum e con procedure di trasparenza”.