Furbetti del bonus, la candidata alla presidenza della Campania annuncia richiesta a Inps e accesso agli atti alla Regione: “Vogliamo sapere se sono coinvolti anche politici regionali”
“E’ stato inquietante, come cittadina che ha sempre combattuto i privilegi della politica e da rappresentante delle istituzioni che a quegli stessi privilegi ha rinunciato fin dal primo giorno, apprendere che cinque parlamentari della Repubblica e ben 2mila tra amministratori locali e regionali hanno avuto il coraggio di beneficiare di risorse destinate a chi ancora oggi non riesce a mettere il piatto a tavola. Personaggi che, senza vergogna, hanno chiesto e ottenuto soldi che avrebbero sfamato famiglie, destinati a papà disperati che hanno perso il lavoro o che stanno pensando di chiudere per sempre la propria attività. Non possiamo consentire che questa gente continui a sedere nelle istituzioni e a rappresentare i nostri cittadini. Ora è il momento dell’indignazione collettiva e che tutti escano allo scoperto. Ho inoltrato una richiesta all’Inps e una richiesta di accesso alla Giunta regionale della Campania per conoscere se ci sono politici regionali che hanno usufruito del bonus sia nazionale che regionale. In queste stesse ore io e i miei sei colleghi del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle firmeremo un’attestazione con la quale rinunciamo al diritto alla privacy e attestiamo di non aver ricevuto alcun bonus”. Lo ha dichiarato la candidata del Movimento 5 Stelle alla Regione Campania e capogruppo regionale Valeria Ciarambino.
“Chiedo ai consiglieri di tutti i gruppi rappresentati in Consiglio regionale, al presidente della Regione e a tutti gli assessori di fare come noi. Non c’è riservatezza che tenga, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di sapere di che pasta è fatto chi li rappresenta. Di fronte a notizie del genere – prosegue Ciarambino – serve un’operazione trasparenza, seguita da un’operazione pulizia. Chi, come noi, non ha niente da nascondere si faccia avanti e ci aiuti a scovare i furbetti del bonus e a sbatterli fuori per sempre dalle istituzioni”.