La capogruppo regionale a Radio CRC: “Da oggi operativi in tutte le regioni, tranne che nella nostra”
“Sul caso Navigator, grazie a De Luca, siamo diventati lo zimbello d’Italia. A partire da oggi i Navigator saranno operativi in tutte le regioni, tranne che in Campania, l’unica Regione italiana a non aver sottoscritto la convenzione per utilizzare 471 giovani laureati che verranno formati per un profilo altamente specializzato, affinché possano operare presso i nostri centri per l’impiego e aiutare i circa 240mila percettori di reddito di cittadinanza in Campania a trovare un lavoro. De Luca non soltanto sta facendo un danno a 471 professionisti che hanno partecipato a una selezione pubblica trasparente e l’hanno superata, ma ne sta facendo uno ancor più grosso alla più ampia platea di percettori di Reddito di Cittadinanza d’Italia, che è quella attualmente presente in Campania”. Lo ha dichiarato il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Valeria Ciarambino, intervenendo questa mattina alla trasmissione di Radio Crc “Barba e capelli”.
“I Navigator – ha ricordato Ciarambino – si portano dietro una dote di 11 milioni di euro per la Campania. Il nostro governo ha pensato a tutto e per dare attuazione al reddito di cittadinanza, oltre a dotare le Regioni il personale per i centri per l’impiego, pagandolo, ha fornito anche le risorse per l’adeguamento strutturale e informatico. Tutto frutto dell’intesa stipulata lo scorso 17 aprile, sottoscritta dalla Regione Campania, che comprende 120 milioni di euro che il Ministero del Lavoro ha stanziato per tutte le regioni italiane per bandire i concorsi per assumere dipendenti per i centri per l’impiego. De Luca, che va sbandierando questo concorso come se fosse merito suo, dicesse correttamente che è invece frutto di un accordo con il Governo e reso possibile dai fondi stanziati dal Governo, e che della stessa intesa fanno parte anche i 471 navigator che De Luca si rifiuta di far contrattualizzare. Quella del governatore della Campania è una vera e propria questione di slealtà istituzionale”.