La consigliera regionale: “La richiesta di medici in convenzione viola la legge Madia e le normative europee”
“Nella corsa affannosa del governatore De Luca all’apertura del Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, ancora in stand by per gli ingiustificati ritardi nell’attivazione delle procedure concorsuali, la direzione generale dell’Asl Napoli 1 è ricorsa ora ad un espediente paradossale e inopportuno per costi e gestione del personale medico, oltre che palesemente illegittimo. E’ di ieri la richiesta di un atto di convenzione con le direzioni generali dei cinque Dea di II livello della Campania per la fornitura di medici esperti in urgenze chirurgiche e in traumatologia ortopedica in prestazione aggiuntiva. Nella sostanza, in attesa che si proceda chissà quando a regolari assunzioni, si chiede di mettere a disposizione medici altamente specializzati che, dopo aver fornito le proprie prestazioni nei nosocomi in cui prestano servizio, dovranno colmare i vuoti di personale all’Ospedale del Mare con un costo di circa 100 euro l’ora, che si traduce in 1.200 euro per un turno di 12 ore a fronte di 240 euro in regime ordinario. Il tutto, in violazione della Legge Madia che dispone l’abolizione delle costose prestazioni aggiuntive e la stabilizzazione dei medici precari, con la Campania che annovera casi di precariato ventennale. Ma anche in spregio alla normativa europea (161 del 2014) secondo cui per ogni 12 ore di servizio i medici necessitano di 11 ore di pausa per il recupero psicofisico. Per la stessa norma, inoltre, l’orario settimanale, straordinari compresi, non può superare il tetto massimo delle 48 ore”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Dopo la doppia indagine della Corte dei Conti sul monte straordinari degli otto ospedali napoletani – prosegue Ciarambino – e sullo smantellamento del Polo materno-infantile e dopo l’anomalo reclutamento di infermieri e operatori sanitari dalle graduatorie a tempo determinato dell’ospedale di Salerno per assumere persone che dopo sei mesi, quando avranno imparato qualcosa, dovranno andar via, ci troviamo al cospetto dell’ennesima procedura con palesi profili di illegittimità finalizzata a recuperare ritardi nell’apertura del più volte inaugurato Ospedale del Mare. Ancora una volta il governatore della Campania ha dimostrato di essere disposto a calpestare norme e regolamenti, pur di non ammettere l’ennesimo fallimento della sua gestione”.