La consigliera regionale: “Dal verbale del tavolo congiunto del 18 luglio la verità sul disastro Campania”
“Che la versione ottimistica di De Luca sull’esito del tavolo congiunto del 18 luglio scorso coi ministeri di Economia e Salute fosse pura millanteria, era palese fin dalla pronuncia urbi et orbi da parte del governatore degli spot. Una versione sbugiardata già dai riscontri quotidiani sulla qualità di un’assistenza costantemente in calo. Che non ci sia alcun presupposto perché la sanità campana abbia oggi i requisiti per l’uscita dal commissariamento è, purtroppo, l’unica incontrovertibile verità. Non solo il commissario regionale per la sanità ha dato un’interpretazione sui generis e del tutto sballata sul reale stato di salute della sanità campana, ma ha dimostrato ancora una volta tutta la sua scorrettezza istituzionale, quando ha riferito degli esiti di una riunione senza che vi fosse ancora alcun verbale. Quello stesso verbale che oggi boccia senza possibilità di appello la gestione De Luca, rimarcando tutte le carenze, i disservizi, i ritardi e un’organizzazione tesa a distribuire posizioni di privilegio e non certo a migliorare la qualità dell’assistenza. Fatti che come Movimento 5 Stelle denunciamo da tre anni”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Sanità Valeria Ciarambino.
“Non ci sorprende che da quel tavolo siano emersi l’inadeguatezza dell’assistenza a disabili e anziani, degli screening oncologici, tempi ancora biblici nelle liste d’attesa, un ingiustificato ritardo sulla verifica degli adempimenti per il 2016 e un sistematico sforamento dei budget per i tetti di spesa con la sanità privata. A completare il quadro, il depotenziamento e lo smantellamento degli ospedali del centro storico, l’incapacità ad aprire il pronto soccorso dell’Ospedale del Mare e un Cardarelli inflazionato e sovraffollato con il flusso di turisti di queste settimane. Ha pienamente ragione De Luca quando ha dichiarato che “se Dio vuole, alla fine del 2018 usciremo dal commissariamento”. Con questa gestione, infatti, solo con un miracolo e un intervento divino si potrà salvare la sanità della Campania”.