Muscarà e Viglione: “Nostre proposte uniche tese a migliorare la legge sui rifiuti”
“Hanno trovato il nome gentile di ‘stazioni ecologiche a servizio degli stir’, ma di fatto si tratta null’altro che di siti di stoccaggio che rischiano di diventare l’ennesimo deposito incontrollato di rifiuti che da sito temporaneo finisce per diventare permanente. Un sistema che replica esattamente quanto visto all’epoca della grande emergenza rifiuti e a causa del quale oggi ci ritroviamo una regione cosparsa di ecoballe. Più volte fino ad oggi abbiamo ribadito la necessità di attuare le linee guida per la tariffazione puntuale in modo da intervenire sulla riduzione a monte dei rifiuti, proprio per non arrivare a quella sovrapproduzione di rifiuti alla quale oggi si risponde in maniera miope con nuovi siti di stoccaggio. Per non parlare della possibilità, prevista in questa stessa legge, di andare in deroga agli strumenti urbanistici nazionali per la costruzione degli impianti, esponendo la Regione Campania al rischio di un’ennesima impugnativa da parte del Governo. Nella sostanza, una modifica che intende migliorare l’attuale legge sui rifiuti, qualora dovesse incappare nell’alt del Consiglio dei Ministri rischia di diventare un blocco ulteriore alla revisione del ciclo dei rifiuti”. Così i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Viglione e Maria Muscarà, nel corso della discussione in aula sulle modifiche alla legge sui rifiuti.
“Le uniche misure che contribuiscono al miglioramento di questa legge – sottolineano Viglione e Muscarà – sono quelle proposte dal Movimento 5 Stelle. Misure che escludono l’anaerobico, così come escludono la possibilità di gestire fanghi di depurazione e stoccaggio di terreni provenienti da siti contaminati nella aree di pregio naturalistico. Nello stesso tempo, le nostre proposte prevedono un programma annuale di controlli sugli impianti, una convenzione con i vigili del fuoco finalizzata a intensificare i controlli antincendio, un catasto georeferenziato degli impianti e l’aggiornamento del piano regionale per la tutela della qualità dell’aria rispetto al quale, nella legge di stabilità 2016, fu approvato un nostro emendamento per istituire un fondo per dotare i comuni di apposite centraline a cui non era stato dato ancora alcun seguito. Se ci fossero stati un maggiore ascolto da parte della giunta e della maggioranza e delle politiche tese alla riduzione del rifiuto, molto probabilmente non ci troveremo nelle condizioni di dover prevedere siti di stoccaggio per tamponare l’insorgere di una nuova emergenza”.