La consigliera regionale: “Il governatore non ammette il fallimento e definisce irresponsabili i cittadini”
“Dopo tre anni di scellerata gestione del ciclo dei rifiuti, De Luca corre ai ripari facendo gravare ogni colpa sui cittadini, arrivando ad additarli come irresponsabili semplicemente perché contrari a sovraccaricare di impianti i territori in cui vivono e nei quali crescono i loro figli. Se le politiche di questa amministrazione, fin dal suo insediamento, fossero state tese a una significativa riduzione del rifiuto, prendendo in considerazione molte delle iniziative proposte dal Movimento 5 Stelle, oggi non ci troveremo di fronte a una nuova paventata ipotesi di disseminare il territorio regionale di nuovi impianti. Per non parlare della proposta di realizzare nuovi siti di stoccaggio, previsti dalla legge regionale sui rifiuti che domani approda in aula, che al comma 6 dell’articolo 1 De Luca ha avuto il coraggio di battezzare con la definizione fuorviante di “stazioni ecologiche a servizio degli Stir”. In queste aree di ecologico c’è ben poco, tenuto conto saranno stoccati rifiuti di ogni sorta, né si tratta di depositi temporanei, per i quali la permanenza ha un limite oltre il quale il sito viene considerato discarica abusiva non autorizzata. Di fatto, abbiamo a che fare con siti della stessa natura di quelli che anni fa diedero vita alle ecoballe”. E’ quanto denuncia la consigliera regionale e componente della Commissione sanità Maria Muscarà.
“Nulla è stato fatto in tre anni – sottolinea Muscarà – per dare vita a un piano per la riduzione dei rifiuti. Direzione a cui puntano invece le nostre proposte di emendamento alla legge sui rifiuti e al collegato alla finanziaria. Dagli incentivi ai Comuni per l’acquisto e la diffusione di compostiere domestiche, alle cosiddette “fabbriche di materiali”, isole ecologiche per la trasformazione e il riciclo di vecchi mobili, elettrodomestici e tutto quanto sarebbe possibile riutilizzare, agli incentivi per l’acquisto di impianti domestici per la depurazione dell’acqua che diminuirebbe considerevolmente il consumo di bottiglie in plastica. Dalla Regione gli unici provvedimenti recenti hanno comportato la distrazione di fondi dalle bonifiche dei siti inquinati e dal ciclo ottimale dei rifiuti, per investirli nella rimozione delle ecoballe, provando a recuperare il ritardo accumulato per negligenze della Regione. Se le stesse risorse fossero state investite in politiche di riduzione del rifiuto, oggi si potrebbe ragionare su un impiantistica ridimensionata rispetto a quella in fase di progettazione, con un graduale superamento degli inceneritori. Per De Luca, invece, una delle priorità è diventata oggi addirittura la creazione della quarta linea del inceneritore di Acerra. Mentre il paese fa passi avanti nella riduzione dei rifiuti, la Campania è l’unica regione che investe in inceneritori continuando a bruciare ecoballe”.