“Il piano che dovrebbe portare alla fusione tra Sma Campania e Campania Ambiente è oggettivamente impraticabile, oltre che improduttivo. E l’operazione annunciata dal governatore della Campania De Luca, che nei proclami sarebbe finalizzata ad un’assoluta trasparenza, è sprovvista proprio dei più banali criteri di trasparenza. A cominciare dai numeri. Come è possibile avviare una fusione tra due società i cui bilanci sono fermi al 2012 e al 2015 e le cui perdite, di decine di milioni di euro, superano di gran lunga il capitale sociale delle due società, tenuto conto che quello di Sma Campania è di appena 300mila euro? Qualcuno spieghi a De Luca che la campagna elettorale è finita da una settimana, che il figlio è reduce da un’umiliante sconfitta nel collegio di famiglia e non potrà più recuperare quei voti auspicati dal papà, che il suo partito è imploso e che non funziona più neppure la teoria delle fritture. Figurarsi mirabolanti annunci di fusioni societarie attraverso operazioni impossibili e impraticabili anche agli occhi di un bambino”. E’ quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente Maria Muscarà.
“Il paradosso dell’ultimo annuncio – ha sottolineato Muscarà – è superato da una rivelazione dello stesso governatore, che ha annunciato l’ennesima gara con procedura d’urgenza per lo smaltimento di fanghi. Proprio il ricorso all’urgenza, divenuto ordinaria amministrazione, ha consentito la creazione di un sistema per l’affidamento diretto degli appalti che apre più di uno spiraglio a episodi di corruzione, come documentato dalle inchieste di Fanpage.it e su cui indaga la Procura della Repubblica. Il bando in questione, tra l’altro, come denunciato dal Movimento 5 Stelle Campania nei giorni scorsi, aveva una singolare caratteristica: la sua pubblicazione sul Burc ad appena due giorni dalla data di scadenza della presentazione delle offerte”.