“Il Partito del premier-segretario Matteo Renzi è riuscito nel suo intento di ammazzare, una volta per tutte, la Rc auto equa. “Dopo aver finto di sostenere la proposta di una tariffa che premiasse gli automobilisti virtuosi e mettesse fine alle differenze territoriali, nata da una battaglia del Movimento 5 Stelle, il Pd ha provato ad appropriarsene, battezzando la proposta col nome di “Tariffa Italia”, per poi farla passare come vittoria personale quando, esattamente un anno fa anche con i voti favorevoli del M5S, il provvedimento a firma Di Maio-Impegno (contenuto nel comma 2 dell’articolo 7 del dl Concorrenza) ha ottenuto il parere favorevole della Camera. Temevamo, purtroppo, che le esternazioni di giubilo dei vari Impegno, Valente e del governatore campano De Luca facevano solo parte di una commedia molto male orchestrata”. E’ quanto dichiarano il senatore del Movimento 5 Stelle Sergio Puglia e il deputato e componente del direttorio M5S Luigi Di Maio.
“Il Pd – sottolineano Di Maio e Puglia – non avrebbe mai potuto fare un torto agli amici delle grandi compagnie, di cui tutela gli interessi. E infatti gli attori di quella commedia sono tornati a recitare l’unico ruolo che gli riesce bene: quello di burattini . Hanno temporeggiato per 12 mesi, facendo slittare più volte, ingiustificatamente, il voto in commissione, così da perfezionare l’ultimo atto. Dapprima hanno proposto un emendamento che cancellava il principio ispiratore della Tariffa Italia (quello dell’adozione di uno sconto regolamentato e pari alla tariffa più bassa per gli automobilisti che non avessero commesso sinistri nei precedenti 5 anni), e consegnando invece alle assicurazioni la facoltà di adottare parametri, a loro piacimento, per il calcolo di eventuali sconti tariffari. Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo preteso l’immediato ritiro dell’emendamento in questione. E il Pd, per non inficiare sul voto amministrativo, sopratutto a Napoli dove il problema è più sentito, ha atteso l’esito delle ultime elezioni per confezionare il regalo finale: un subemendamento, che abbiamo tentato di far correggere proponendo una votazione a parti separate, che modifica di qualche riga il precedente emendamento, così da consegnare solo le briciole ai tartassati dalla Rc auto. Il testo (emendamento 3.100/200), votato qualche ora fa in commissione Industria, al punto b, paragrafo 4 “definisce i parametri oggettivi, tra cui la frequenza dei sinistri e il relativo costo medio, per il calcolo dello sconto aggiuntivo…”. In buona sostanza, non essendoci alcuna regolamentazione in Italia per un calcolo oggettivo della frequenza dei sinistri e del relativo costo medio, saranno sempre le compagnie a inventarsi i parametri e le variabili per avere il risultato desiderato, ovviamente a loro vantaggio. Epilogo: hanno rubato una nostra idea, e ci sta benissimo questo tipo di furto, l’hanno promossa cantando vittoria, per poi ammazzarla e dando agli automobilisti virtuosi ed onesti solo le briciole della pagnotta grande e calda preparata per le Compagne Assicurative. L’ennesima presa in giro – concludono i due parlamentari M5S – a danno di quei tantissimi automobilisti virtuosi, che, a Napoli, in Campania e in gran parte dei territorio del Mezzogiorno, continueranno a pagare cifre iperboliche per l’assicurazione obbligatoria della loro auto. Ci vuole solo un Governo 5 Stelle. Perché votare Partito democratico significa votare indirettamente un Governo delle Banche ed Assicurazioni ”.