I deputati Iovino e Di Lauro annunciano interrogazione al ministro Costa
“E’ bastato un solo giorno di riapertura di fabbriche e aziende che il fiume Sarno, le cui immagini nelle scorse settimane ci hanno restituito acque cristalline come non avveniva da decenni, tornasse nuovamente a presentarsi torbido e caratterizzato in alcuni tratti da odori nauseabondi. Un fenomeno di inquinamento così rapido non può essere attribuito alla ripresa delle sole attività degli insediamenti industriali e manifatturieri nell’area del bacino idrografico del Sarno, ma è certamente ipotizzabile una ripresa contestuale di scarichi illeciti di fanghi prodotti, in particolar modo, da produzioni conciarie”. Lo denunciano i deputati del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino e Carmen Di Lauro, che nelle prossime ore depositeranno un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Nelle scorse settimane, il ministero dell’Ambiente, tramite il Corpo della Guardia Costiera, aveva effettuato alcune campionature delle acque del Sarno per fotografarne le condizioni alla luce del blocco delle attività.
“Speriamo di avere a breve i risultati delle campionature effettuate – sottolineano i parlamentari M5S – c’è sempre più bisogno di una strategia straordinaria tesa da un lato a intensificare i controlli sui possibili canali di sversamento, dall’altro a investire risorse per rendere attuabile il Master Plan elaborato grazie all’impulso del Ministro Sergio Costa”.