Ciarambino e Saiello: “Professionisti dislocati da Capodichino a Roma, ingaggiati da società estere”
“Nei mesi scorsi denunciammo l’inspiegabile decisione dell’ex Consorzio Sicta di Capodichino, oggi Tecnosky srl, società controllata al 60% da Enav, di procedere al licenziamento collettivo di tutti i 44 dipendenti, per riassumerli contestualmente nella sede di Roma. Di fatto è stato dato il via all’emigrazione di professionisti e ingegneri esperti della nostra terra, che hanno contribuito a rendere la società per la quale hanno lavorato per anni, un centro all’avanguardia in fatto di ricerca, sviluppo e sperimentazione per il controllo aereo e i servizi della navigazione aerea. Resisi conto dell’inutilità di quell’operazione, oggi alla Tecnosky hanno fatto dietrofront, provando a far rientrare nella sede di Capodichino l’intero organigramma che, nel frattempo, ha perso pezzi. Dei 44 cervelli costretti a emigrare, con un contratto capestro, lontano dalla loro terra, oggi ne lavorano 18. Le restanti professionalità, per il loro valore e il know how acquisito in questi anni, sono state letteralmente scippate da società concorrenti estere. Professionalità che avrebbero potuto dare un contributo enorme per la crescita del comparto aerospaziale in Campania, lasciate fuggire via per una mancata visione imprenditoriale e sotto lo sguardo indifferente di un’amministrazione regionale che non ha mai compreso l’importanza di un settore nevralgico come quello dell’aerospazio”. E’ quanto denunciano il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Gennaro Saiello e la consigliera regionale M5S Valeria Ciarambino.
“Ad oggi, alla luce delle nostre denunce e degli atti istituzionali che abbiamo prodotto in questi mesi – sottolineano Ciarambino e Saiello – si sta finalmente procedendo ad un primo step di rientro dei dipendenti superstiti di Tecnosky, che effettuano due giorni di lavoro alla sede di Napoli e i restanti a Roma. Nei prossimi giorni effettueremo un sopralluogo nel sito di Capodichino e chiederemo un incontro al ministero dello Sviluppo economico e al ministero del Lavoro, per valutare le condizioni di un possibile rilancio della sede campana e provare a far rientrare i nostri ingegneri altamente specializzati. Con il nostro impegno e il sostegno del nostro governo, sarà invertita la tendenza. Mai più cervelli in fuga. Saranno create tutte le condizioni affinché I nostri professionisti e i nostri giovani laureati resteranno in Campania, ma anche per far rientrare quanti, per mancanza di opportunità e una scarsa visione politica, sono stati costretti a emigrare lontano dal nostro paese”.