Ciarambino e Muscarà: “Pronto esposto all’Anac. Dati cancellati dopo le nostre audizioni in Commissione Trasparenza”
“Con un atto senza precedenti, appellandosi alla normativa sulla privacy che nulla ha a che vedere con documenti che andrebbero invece pubblicati nel rispetto delle leggi che regolano la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni, il direttore generale dell’Agenzia per le Universiadi, prima del commissariamento dell’agenzia di scopo, diede disposizione ai suoi dirigenti di cancellare dal sito ufficiale ogni riferimento a procedure, tempi e soprattutto voci di spesa, sostituendo le precedenti determine con le attuali inutili schede sintetiche dalle quali sono sparite voci sugli impegni di spesa, sulle procedure di affidamento e sull’individuazione dei beneficiari. Un’operazione avviata il 20 novembre, dopo un’audizione in Commissione Trasparenza nella quale chiedemmo a tre dirigenti della giunta regionale di rendicontarci quanti soldi erano stati spesi fino ad allora per missioni, convegni, viaggi, consulenze, oltre che di locazione e arredo degli uffici dell’Aru, per un evento la cui organizzazione è stata poi commissariata. Si riservarono di risponderci ad una successiva audizione, poi disertata. Nel frattempo, le determine sono sparite e al loro posto sono comparse le inutili schede attualmente on line sul sito dell’Aru”. Così le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino e Maria Muscarà, rispettivamente e presidente e membro della Commissione speciale Trasparenza.
“Presenteremo un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione – hanno annunciato Ciarambino e Muscarà – proprio per chiedere di far luce su questa singolare procedura di censura di dati. All’indomani delle dichiarazioni del commissario straordinario per le Universiadi, che ha preso atto di un’organizzazione ferma all’anno zero e, di conseguenza, delle palesi difficoltà di mettere in piedi un evento di questa portata, appare chiara la volontà di chi governa questa Regione di nascondere le cifre degli sprechi di un fallimento annunciato”.