La candidata alla presidenza della Regione Campania: “Bisognava intervenire fin da subito con mediatori culturali e protezione civile”
“Quello che sta accadendo in queste ore a Mondragone è l’epilogo di quanto avevamo denunciato fin dal primo giorno, quando con i nostri attivisti sul posto abbiamo dimostrato l’assoluta assenza di qualunque forma di controllo. Non è stata messa in campo alcuna misura di carattere sanitario, né è stato previsto il coinvolgimento, che sarebbe stato più che opportuno, della Protezione civile. E’ la dimostrazione che le ordinanze di De Luca sono solo spot sulla carta, conditi da metafore buone per le sue dirette e per ispirare le gag di Crozza, e che se in questa regione stiamo uscendo da questa emergenza non con le ossa rotte, è solo per il senso di responsabilità dei nostri cittadini. Bisognava prevedere una task force operativa sul territorio, con mediatori culturali ed esperti che intervenissero anche sul piano sociale, oltre che su quello sanitario. E non parliamo con il senno di poi, ma in linea con una delle tantissime proposte che abbiamo prodotto nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria”. Lo dichiara la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino.
“Fare un provvedimento e poi abbandonare una comunità a se stessa – prosegue Ciarambino – è il leit motiv della gestione dell’emergenza da parte di De Luca. Di cittadini malati e abbandonati nelle loro abitazioni ne abbiamo perso il conto. E oggi, a causa dell’arroganza mista alla distrazione da campagna elettorale del governatore uscente, si rischia di far estendere un focolaio che poteva essere contenuto facilmente e con misure adeguate, mettendo a serio rischio un’intera comunità”.