Il deputato: “Misure più restrittive per la Campania, algoritmi non bastano a raccontare le tragedie a cui assistiamo ogni giorno”
“L’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola sta implodendo, gli operatori sanitari, nonostante i loro sforzi e l’impegno profuso in tutti questi mesi, non sono più in grado di reggere la forza d’urto dell’impennata dei contagi. Non c’è momento della giornata in cui non assistiamo a scene di ambulanze e auto, in fila da ore, che trasportano donne e uomini ammalati di Covid, alcuni anche in condizioni disperate. Di fronte a uno scenario da guerra, non possiamo più tollerare che si agisca con misure blande. Per questa ragione chiedo da tempo che un ospedale come quello di Nola, che serve una popolazione potenziale di 600mila abitanti, sia affiancato da un ospedale militare da campo, con nuovo personale e una dotazione di strumentazioni ad hoc, dedicato alla cura dei pazienti Covid, così da alleggerire il carico degli operatori che devono continuare a garantire l’assistenza per altre patologie, a partire da quelle tempo-dipendenti. Nel frattempo, si agisca tempestivamente per mettere in campo misure più restrittive di quelle previste dalla fascia gialle nella quale è stata temporaneamente collocata la Campania. Di fronte alla salute umana, non c’è sacrificio che tenga. Numeri e algoritmi non basteranno mai a raccontare quello a cui assistiamo ogni giorno”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle e responsabile regionale per i rapporti interni Luigi Iovino.