I primi calori primaverili di questi giorni ci ricordano che è ormai un dato di fatto l’arrivo della stagione più odiata da chi è sensibile ai mutamenti del tempo. E questi individui hanno ben ragione a lamentarsi: anzitutto lo stress psicofisico, scatenato dai repentini cambiamenti di umore del tempo in questa stagione. Il passaggio dal clima invernale a quello primaverile non avviene quasi mai in maniera graduale quanto, piuttosto, attraverso bruschi strappi da un giorno all’altro o, addirittura, nell’ambito della medesima giornata, e scanditi da cambiamenti repentini soprattutto per quanto riguarda la temperatura e la pressione dell’aria. Ed ecco allora tutta una serie di piccoli disturbi psichici come nervosismo, insonnia e depressione fino a sconfinare, talvolta, in malesseri psicosomatici come ulcere gastriche, gastriti duodenali e “mal di pancia”. L’incessante altalenare, da un giorno all’altro, della temperatura, dell’umidità e della pressione dell’aria, si ripercuote anche sulla nostra pressione sanguigna la quale in genere diviene mutevole ed instabile come il tempo oppure nella riacutizzazione dei dolori muscolari nelle donne. A rincarare poi la dose, in primavera ci pensano le allergie da pollini, una sindrome che nell’ultimo decennio ha subito un vero e proprio boom, alle quali si aggiunge il crescente inquinamento atmosferico. Le calde temperature però favoriscono anche la riproduzione e l’aumento dei parassiti esterni, soprattutto pulci e zecche, del cane e del gatto. Di norma si consiglia di eseguire il trattamento per la prevenzione dei parassiti esterni in tutti i periodi dell’anno, ma questi interventi devono essere eseguiti in maniera ancora più scrupolosa proprio nella stagione primaverile/estiva. La primavera è per molti invece una stagione attesa tutto l’anno per il rapidissimo aumento della luminosità all’allungamento altrettanto rapido delle ore con luce. Per di più, in marzo scatta anche l’ora legale, possiamo sfoggiare abiti più leggeri, ci sentiamo quindi più riscaldati. (Maria Colucci – Alternanza Scuola/Lavoro)
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La primavera è una delle quattro stagioni in cui si divide l’anno. Essa solitamente inizia con l’equinozio che avviene in genere il 21 marzo ma quest’anno è ricaduto il giorno prima. Questo perché, come tutti sappiamo, l’equinozio di primavera è quel momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore”. Si tratta, allora, in un momento preciso più che di una giornata intera, un momento che sancisce l’inizio delle lunghe giornate primaverili e che quest’anno, appunto, è avvenuto alle 11:29 del 20 marzo. Come nel primo giorno d’autunno, le ore di luce e buio sono equivalenti; in seguito, il giorno continua ad allungarsi fino al solstizio estivo. A sottolineare l’aspetto è anche la rinascita della natura: elementi tipici sono, infatti, il rifiorimento di alberi, campi e piante.La stagione termina attorno al 21 giugno in corrispondenza del solstizio estivo. La primavera è vista come la stagione della natura, del rifiorimento e delle rinascite. I suoi colori segnano un risveglio che sfocerà nell’estate.L’astrologia e lo zodiaco collocano in primavera i segni di Ariete (fuoco), Toro (terra), Gemelli (aria). Le festività primaverili sono: * Pasqua (16 aprile); * Pesce d’Aprile (1º aprile); * Liberazione dell’Italia (25 aprile); * Festa del lavoro (1º maggio); * Giorno dei caduti (ultimo lunedì di maggio); * Festa della repubblica italiana (2 giugno). (Nina Auriemma Alternanza Scuola/Lavoro)