In tempi record, dopo la denuncia, che nonostante non sia stata formalizzata ha fatto comunque scattare il provvedimento, d’intesa con il sostituto procuratore di turno presso la Procura di Avellino, la dottoressa Antonella Salvatore, è stato applicato un provvedimento di allontanamento della persona dai luoghi familiari e da quelli generalmente frequentati dai componenti del suo nucleo. E’ uno dei primi casi in Campania, quello che i militari agli ordini del colonnello Giovanni Adinolfi e i magistrati della Procura coordinata da Rosario Cantelmo hanno fatto scattare nella stessa serata in cui è stato accertato dal Norma della Compagnia di Avellino il fatto. Il provvedimento, quello ai sensi della nuova normativa varata dopo i casi di femminicidio, «prevede che in presenza di gravi indizi di colpevolezza di violenza sulle persone o minaccia grave e di serio pericolo di reiterazione di tali condotte con gravi rischi per le persone, il pubblico ministero – su informazione della polizia giudiziaria – può richiedere al giudice di irrogare un provvedimento inibitorio urgente, vietando all’indiziato la presenza nella casa familiare e di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa». Ovviamente, nelle prossime ore il provvedimento di urgenza scattato nei confronti del quarantaseienne dovrà essere convalidato dal Gip del Tribunale di Avellino su richiesta del pm, in questo caso la dottoressa Salvatore. Una rigorosa applicazione delle nuove norme, quella disposta e anche per la prima volta al vaglio dell’Ufficio Gip del Tribunale di Avellino.
Anche perchè sarà importante comprendere se all’applicazione urgente del provvedimento inibitorio, che è sempre una misura cautelare, corrisponderà poi anche la convalida da parte della magistratura giudicante. Immediato l’intervento dei militari dell’Arma di Avellino, così come prevede la stretta imposta dal Governo. Durissimi i provvedimenti del Governo su questo fronte. Anche per prevenire eventuali ed ulteriori rischi per l’incolumità dei soggetti che sono stati maltrattati o perseguitati. Basta scorrere quelle che sono le regole che sono state introdotte dalla modifica del 612 bis. Varie le novità. A partire dalla irrevocabilità della querela. In buona sostanza “una volta che è stata fatta la querela, quella querela è irrevocabile. Sottraiamo noi – ha sottolineato – la vittima al rischio di una nuova intimidazione tendente a farle ritirare la querela”. Importante anche la norma che prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per i delitti di maltrattamento contro familiari per lo stalking come la ‘corsia preferenziale’ nei Tribunali per combattere questi crimini e «il gratuito patrocinio per la vittima, a prescindere dal suo reddito».Anche in Irpinia arriva questa prima prova dell’inasprimento voluto dal legislatore da parte delle forze dell’ordine. Tempi duri anche nella nostra provincia per mariti violenti e molesti.