Ancora un episodio di violenza consumatasi tra le mura domestiche.
Dopo la notizia di ieri relativa all’arresto eseguito dai Carabinieri di Grottaminarda, un altro caso analogo ha visto il tempestivo intervento dei Carabinieri dei Comando Provinciale di Avellino.
È accaduto nel Mandamento Baianese dove i Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno deferito in stato di libertà un 45enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, ritenuto responsabile dei reati di minaccia e maltrattamenti in famiglia.
A seguito di una segnalazione giunta al Pronto Intervento “112”, il militare in servizio alla Centrale Operativa, intuito immediatamente che dietro quella animosa telefonata si celava una situazione d’emergenza, disponeva in tempo reale l’invio di una pattuglia che, intervenuta dell’abitazione segnalata, bloccava l’aggressore fortunatamente prima che la situazione degenerasse.
Alla base del violento litigio, vecchi rancori dovuti alla separazione. L’uomo aveva prima aggredito verbalmente la ex moglie per poi passare, senza soluzione di continuità, alle vie di fatto, scagliandosi fisicamente contro di lei colpendola con pugni e schiaffi.
Il 45enne, condotto in Caserma ed inchiodato alle proprie responsabilità dalle evidenze raccolte dai Carabinieri, sempre attenti a perseguire tanto odiose fattispecie criminose, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino e, successivamente alla formalità di rito, sottoposto alla misura coercitiva urgente dell’allontanamento dall’abitazione e luoghi frequentati dalla parte offesa, così come disposto dalla medesima Autorità Giudiziaria.
Questa grave tipologia di violenza ha assunto nel corso degli anni una valenza sempre
maggiore e oggi purtroppo è più che mai drammatica, caratterizzata da una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. Non conosce differenze geografiche o culturali, è diffusa a tutte le latitudini e in qualsiasi ambito socio-culturale, non ha età, in quanto scaturisce dalle distorsioni culturali, sociali e psicologiche del rapporto uomo-donna.
La comunicazione e la sensibilizzazione sul problema rappresentano uno strumento essenziale per la lotta alla violenza.
Proprio in tal senso la prevenzione e il contrasto che l’Arma dei Carabinieri pone è sempre massima. Presso la sede del Comando Provinciale di Avellino ed in altri reparti presenti su tutto il territorio vi sono sottufficiali, sia uomini che donne, che hanno frequentato specifici corsi di formazione, altamente preparati per accogliere le vittime e ricevere denunce da donne oggetto di violenze od abusi informando l’Autorità Giudiziaria ed i Servizi Sociali, non abbandonandole ma accompagnandole, e nei casi più gravi anche proteggendole, nell’iter che segue alla denuncia.
Il “ciclo della violenza” conduce al progressivo isolamento della donna maltrattata che pensa di vivere una anomala situazione di disagio, di cui si sente addirittura responsabile. Un breve vademecum, può fornire dei suggerimenti utili:
– non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un partner violento e non lasciarsi influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;
– non provare sensi di colpa per i figli: è meglio vivere in una famiglia monoparentale, con un genitore equilibrato, piuttosto che con una coppia di genitori in conflitto;
– in caso di ferite o lividi andare quanto prima al Pronto Soccorso di un ospedale e dichiarare la verità;
– chiamare appena possibile il “112”, Numero Unico Europeo per le Emergenze.