Passano gli anni ma il piacere di tornare “a casa” per Ferragosto resta una prerogativa degli emigranti. Di prima o seconda generazione poco importa, ma l’appuntamento con le proprie origini resta il più importante dell’anno.
E’ per questo motivo che la Pro Loco di Auletta diciassette anni fa diede vita al percorso gastronomico “Mangiamo con i contadini” che da qualche anno è accompagnato anche da un percorso fatto di musica e folklore con “Viaggio intorno alla musica popolare”.
L’appuntamento è, come di consueto, per il 13 ed il 14 agosto, per due serate dedicate al buon cibo ed alla musica – a partire dalle ore 20 – in un borgo perfetto per passare in compagnia le serate estive.
Usanze, costumi, tradizioni e gastronomia della civiltà contadina: questi gli ingredienti principali. Nel corso delle due serate si potranno degustare presso le antiche “masserie” ottimi piatti poveri, gli stessi che si usavano preparare e mangiare solo nei giorni di festa, con metodi e tecniche di una volta, ma soprattutto usando ingredienti locali che conferiscono alle vivande quel gusto unico e indimenticabile.
Non mancheranno il fagiolo bianco Tondino, la pizza chiena e la carne di maiale servita con le patate ed i peperoni fritti.
Anche in questa occasione il posto d’onore è riservato al carciofo bianco del Tanagro che sarà possibile ritrovare nell’antipasto come sott’olio ed anche in crema, servita con il caciocavallo impiccato.
Centrali i suoni ipnotici e coinvolgenti della zampogna e della ciaramella che guideranno i numerosi balli popolari, lunedì 13 agosto si comincia con lo spettacolo di musica popolare Paranza Picentina e a seguire lo spettacolo itinerante Tarantanobes.
Martedì sera il raduno di zampognari, ciaramelle, organetti e tammorre, a seguire tre gruppi folk ed un concerto finale.
La manifestazione, organizzata e ideata dalla Pro Loco di Auletta, vedrà i volontari allegramente vestiti in abiti tradizionali, contribuendo a creare un’atmosfera unica.
“Ci impegniamo affinchè il nostro paese, che conserva la nostra cultura e la nostra identità, non muoia. Per tenerlo in vita cerchiamo di raccontare da dove veniamo e chi siamo, in nome di una vita semplice e di una gastronomia che ha scandito i tempi lunghi della civiltà contadina di cui sono fatte le nostre radici”, spiega il presidente della Pro Loco Giuseppe Lupo.
Presso la sede ufficiale dell’associazione, proprio accanto allo Jesus, sarà possibile visionare ed acquistare il ricettario “A tavola col guerriero” a cura della giornalista gastronomica Antonella Petitti, interamente dedicato al carciofo bianco del Tanagro.
Al suo interno la storia di questo importante ortaggio locale, le sue peculiarità e le ricette degli agricoltori locali e degli chef che più si sono appassionati a questa varietà.