Da giorni cartelloni pubblicitari, camion e roulotte preannunciano l’arrivo del circo a Salerno e agli angoli delle strade vengono distribuiti buoni sconto. Anche durante questa permanenza in città, oltre al presidio di sensibilizzazione in programma questo pomeriggio davanti ai tendoni del circo, abbiamo raccolto numerose lamentele di cittadini che segnalavano situazioni d’intralcio al traffico per attività di volantinaggio ai semafori e rotatorie cittadine ed abbiamo provveduto a denunciare a polizia municipale ed uffici preposti del Comune questi comportamenti, che possono facilmente creare distrazioni ai conducenti, oltre al problema delle affissioni abusive, tipica delle attività circensi. Quello che loro definiscono “uno spettacolo di lunga tradizione” è, per gli animali, la totale assenza di libertà, un’intera vita passata a sognare guardando attraverso gabbie, sbarre, recinti. Non ci si abitua alla prigionia solo perché si tratta di esemplari nati in cattività – tesi sostenuta dagli addetti ai lavori – così come questi animali non possono adeguarsi a climi tanto diversi da quelli delle loro terre d’origine senza risentirne.
Il significativo abbassamento delle temperature con conseguenti nevicate e gelate nelle ultime ore, infatti, è fonte di ulteriore tormento per animali, che in natura vivono nella savana africana o provengono da altre zone caldissime, nelle quali è impossibile registrare questo freddo. La Commissione Scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente, nello stendere le linee guida che regolamentano i criteri di detenzione degli animali nei circhi, ha stabilito precise temperature per alcune specie, come ambienti riscaldati per i grandi felini di almeno 15°C, ma che spesso vengono totalmente ignorate. Come testimoniato da un video girato pochi giorni fa all’esterno del circo attendato a Salerno, il leone continua a girare nervosamente in tondo nel suo recinto, senza alcuna possibilità di ripararsi dal freddo e dallo sguardo dei passanti, ma soprattutto senza alcuno stimolo né colpe che giustifichino la sua reclusione a vita.
Gli animali nei circhi non sono “compagni di viaggio e di lavoro”, come definiti dai circensi: non hanno scelto questa vita, sono solo sottomessi al volere dell’uomo, ridotti a burattini nelle mani dei domatori, sfruttati per il loro tornaconto economico. Consolidate teorie psicologiche ritengono che lo spettacolo con animali sia altamente diseducativo per i più piccoli, che lo vedono come una vera e propria legittimazione della sopraffazione del più forte nei confronti del più debole, dell’uomo su tutti gli animali. “Il circo non fa bene ai bambini”: lo dichiara il documento scritto dalla dottoressa Annamaria Manzoni e sottoscritto da centinaia di psicologi italiani, che abbiamo inviato ai dirigenti scolastici di Salerno, per chiedere di non consentire ai circensi di entrare nelle scuole a farsi pubblicità, e contestualmente di mettere in atto iniziative che siano veramente rispettose nei confronti degli animali. Ancora una volta, in via Salvador Allende, oggi noi ci saremo a spiegare le nostre ragioni, che poi sono quelle degli animali. Giustizia e libertà per loro.