«Ancora una volta siamo a commentare la notizia dell’ennesimo sforamento di pm10 ad Avellino. Un record inquietante di cui la politica sembra non interessarsi affatto».
Questa la denuncia di Manlio Lomazzo, candidato alla carica di consigliere regionale per il collegio di Avellino con la lista “Più Campania in Europa” e da tempo impegnato sui temi ambientali in Provincia di Avellino anche come consigliere comunale di Aiello del Sabato.
«Si preferisce urlare contro il biodogestore, un impianto ad altissima tecnologia, che, ovunque lo si realizzi, porterà vantaggi di natura ambientale, sviluppo tecnologico e lavoro, ma ci si guarda bene – spiega Lomazzo – dall’affrontare un tema di tale rilevanza e complessità come quello della qualità dell’aria che ogni minuto, ogni ora, ogni giorno i cittadini di Avellino e dell’hinterland respirano. E così, come sul biodigestore si preferisce cavalcare il populismo piuttosto che decidere chi e come dovrà gestire i nuovi impianti comunque già previsti da una legge regionale voluta proprio da De Luca, anche per l’inquinamento del capoluogo si preferisce far finta di niente».
«Bisogna – chiarisce Lomazzo – affrontare il problema della qualità dell’aria. E bisogna farlo adesso. E se nessun altro candidato ha il coraggio per affrontare questo tema in campagna elettorale, allora continuerò a farlo io, giorno dopo giorno, sforamento dopo sforamento. Perché sia chiaro che al tema dell’inquinamento sono collegate anche questioni di illegalità, pensiamo ad esempio agli abbruciamenti incontrollati. Ma è ovvio che non è solo una questione di prevenzione e repressione. Sul tema ambientale servono idee e pianificazione. Pensiamo piuttosto a degli incentivi per cittadini e agricoltori per lo smaltimento di sfalci e vegetazione in maniera sostenibile. Resta, in ultimo, una proposta che ho già fatto in questa campagna elettorale: serve un monitoraggio più puntuale della qualità dell’aria».