Sono praticamente quotidiani, gli arrivi, nei nostri porti, di migliaia e migliaia di stranieri, provenienti da tutto il mondo, solo in piccola parte “profughi“, altri, solo migranti economici, clandestini, insomma. Le navi militari europee, svolgono una sorta di “servizio taxi”. Certo è giusto salvare qualcuno che rischia di annegare, ma rischiano tutti di annegare? Partono tutti con gommoni in avaria? – Così ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto – Per questi migranti, il nostro Paese di sta svenando, mentre non da risposte ai tanti cittadini italiani, in situazioni drammatiche. Migliaia e migliaia di famiglie italiane sfrattate, costrette a dormire in macchina, senza alcun aiuto, senza alcun piano di sostegno. Già da tempo l’Italia mostrava i segni dall’affaticamento, mentre la rabbia degli Italiani cresceva sempre di più ed ora, di fronte alle migliaia e migliaia di migranti che giungono quotidianamente, nel nostro Paese. Certo che la gente si indigna – ha continuato de Lieto – leggendo che per i terremotati si destinano, giornalmente, meno dei 35 € previsti, destinate alle cooperative o organismi similari, per ogni migrante assistito. C’è da chiedersi l’Europa dov’è? La Gran Bretagna ha aperto la strada per il dissolvimento di una Europa che poco ha a che fase con i popoli e molto, con le banche. Per questa Europa – ha rimarcato de Lieto – il problema dell’immigrazione, non la riguarda, sono problemi della Grecia e dell’Italia. Forse questa Europa è troppo impegnata nella misurazione dei fagiolini o delle vongole e non ha tempo e denaro, per occuparsi di un problema epocale, come quello dello spostamento di milioni di persone, dall’Africa e da altri Paesi del mondo, con destinazione Europa, ma che di fatto, si riversano, attraverso il mediterraneo ed in piccola parte dai confini del nord-est, in Italia ed in Grecia. Questa situazione può causare problemi gravissimi al nostro Paese, ma in pochi sembrano preoccuparsene. I cittadini cominciano a reagire e la rabbia potrebbe continuare a salire, con conseguenze imprevedibili . E’ necessario anche chiarire che le navi che caricano migranti, devono accompagnarli, nei Paesi di cui battono bandiera e l’Italia deve fare rispettare questo principio. Alzare la voce, ”si deve” – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – ma non ad uso ”televisivo” .