MARIGLIANO – I più restiii a firmare il documento contestuale di dimissioni per spedire a casa l’Amministrazione di centrodestra, capeggiata dal sindaco Antonio Sodano, sono stati i consiglieri Emanuele Perna e Celeste Beneduce. Le forze politiche dimissionare sono entrate, alle ore 16:00, dal notaio Gambardella e ne sono uscite alle ore 18:00, quando il consigliere comunale Michele Nappi, documento alla mano, si è recato al Comune per protocollare le dimissioni di ben 17 consiglieri. I posti lasciati liberi da Filippo Altarelli, Antonio Sasso e Gabriele Alaia, che all’ultimo momento si sono tirati indietro, sono stati occupati da altri insospettabili consiglieri. L’Udc giovedì aveva addirittura firmato un documento in cui prendeva le distanze dall’Esecutivo passando all’opposizione. E ora il Pd, che in questi anni ha fatto un’opposizione serrata all’Amministrazione defenestrata, in una conferenza stampa, a cui ha preso parte anche l’on Massimiliano Manfredi , chiarisce le motivazioni, che hanno spinto i consiglieri compatti e coesi indipendentemente dal colore politico, a mandare a casa il sindaco Sodano e il Consiglio Comunale. Prende la parola Nello La Gala:”Siamo stati compatti e coesi contro la tracotanza e l’arroganza del potere della Giunta Sodano . Importante è stato anche il ruolo del presidente del Consiglio Comunale Michele Cerciello che da tempo non si riconosceva più in questa maggioranza e che si è mantenuto fermo sulle proprie posizioni firmando con noi le dimissioni”. Parole dure vengono dall’ex consigliere Sebastiano Sorrentino: “Era un’Amministrazione di incompetenti e ignoranti, che gestivano il potere in maniera affaristica. La famiglia Russo è brava solo a fare i voti con i compromessi: non se ne poteva proprio più. Non era il sindaco a governare. A muovere i fili era l’on. Russo. Se andate nell’area Pip e vedete le tabelle dei cantieri lavorano sempre e solo due ditte di cui una era di un’assessore”. E incalza:”Volevano imporre un tassa di registrazione all’ufficio delle entrate sui loculi – dice Sorrentino – che avrebbe inciso sulle tasche dei cittadini ingrassando quelle della segretaria che si sarebbe messa in tasca circa 15 mila euro. Per carità procedura legale, ma si poteva continuare come fanno tutti i Comuni attraverso la semplice scrittura privata”. Il capogruppo Giuseppe Jossa aggiunge:”Era la paralisi totale. I Consigli Comunali non si tenevano più per mancanza di numero legale dovuti alla stessa maggioranza che in dissenso con il sindaco li disertava”. Nello La Gala precisa che addirittura i punti all’ordine del giorno di un’ultima convocazione di Consiglio erano arrivati a 23. “Non ce l’avremmo fatta mai a discuterli tutti neanche in 3 sedute di Consiglio . Erano questioni importanti”. Vincenzo Esposito si sofferma sul fallimento in materia urbanistica:”Marigliano è l’unico Comune che non è riuscito a dotarsi di un PUC aprendo un contenzioso con la Provincia per una serie di anomalie. Credo che ciò non sia avvenuto a caso e che abbia agevolato ancora di più la politica clientelare. Fra poco scadono anche i termini di esproprio e i proprietari dei terreni si riverseranno sul Comune”. A questo proposito Luigi Amato dice:”Scaricheranno tutte le proprie responsabilità sul commissario prefettizio che si troverà alle prese con una serie di inadempienze e omissioni causate dall’Amministrazione Sodano. Un esempio è la Tares: la Giunta non ha stabilito la rateizzazione ed entro dicembre gli utenti dovranno pagare l’interra imposta sostenendo costi esosi. Gli stessi Lsu sono stati messi a parcheggio, senza prevederne neanche la stabilizzazione. Prima l’erba fuori le scuole veniva tagliata dai lavoratori socialmente utili, poi la Giunta con una delibera di 6 mila euro si è rivolta al’esterno sostenendo ulteriori costi che si potevano evitare”. Intanto Gaetano Bocchino, giovane segretario del Partito aggiunge:”Non fa piacere un commissariamento, ma di certo si tratta del male minore rispetto a quello che stava accadendo. Ora bisogna costruire un’alternativa valida dialogando con la gente e restituendole fiducia e diritti. Stiamo costruendo gruppi di lavoro con i cittadini e per le cittadine”. A chiudere la conferenza stampa è l’on. Massimiliano Manfredi:”Bisogna lavorare con le mani pulite mettendo al primo posto dignità e umiltà cercando di aggregare tutte le forze sane e pulite, intenzionate a far prevalere il bene comune e non quello personale”.