“Cinque stelle” fuori corsa, competizione aperta tra Giuseppe Jossa, Vincenzo Esposito e Saverio Lo Sapio per la guida del governo cittadino.
Irregolarità non sanabili nella documentazione presentata dalle “Cinque stelle”, con conseguente esclusione dal voto di settembre sancita dalla Commissione elettorale. Si fronteggeranno due coalizioni, rispettivamente formate da cinque liste e candidati-sindaci con la comune estrazione dem. Terzo incomodo, Oxigeno, la lista alternativa per le politiche ambientaliste, della salute e del normale governo del territorio. Sono circa 250 gli aspiranti alla “conquista” dei 24 seggi consiliari.
di Gianni Amodeo
Il verdetto era previsto negli ambienti politici cittadini ed è stato appena confermato dal provvedimento, con cui la Commissione elettorale circondariale ha escluso la lista del Movimento 55 Stelle dalla tornata del 20 e 21 settembre per il rinnovo degli organi dell’amministrazione comunale, sottoposta dall’inizio del mese in corso al regime del commissariamento prefettizio; grave e insanabile l’irregolarità emersa dall’istruttoria sulla documentazione presentata,per la mancanza di certificazione autentica delle firme dei sottoscrittoi della presentazione della lista e degli atti connessi. Una certificazione di autentica pubblica. che spetta a chi svolge funzioni di ufficiale giudiziario e, nella fattispecie, può essere eseguita da un consigliere regionale o da un consigliere della città metropolitana. Un adempimento di semplicità unica, mancato a sorpresa, con la lista e la documentazione presentate quasi sul filo della scadenza a mezzogiorno di sabato.
E dire che la lista del M5S era stata formalizzata e ufficializzata con 16 candidati-consiglieri e il candidato-sindaco, Maurizio Sena, con largo anticipo un mese fa. Un errore inspiegabile grossolano che va in archivio, facendo aprire una carrellata di presentazione sulle formazioni che animeranno la campagna elettorale con proposte e indicazioni di programma praticabili, per amministrare la città, bisognevole di colpi d’ala, ma soprattutto di normalità e trasparenza amministrativa. Una carrellata, in cui spicca l’accordo, raggiunto sul filo di lana, per il cartello elettorale tra il Partito democratico e liste “civiche” di varia estrazione e trasversali ai partiti e gruppi politici cittadini; un cartello, la cui “maturazione” è stata tenuta a lungo in incubazione e che, per le modalità con cui si è manifestato e attuato, pare proprio avere avuto ancoraggi e polizze assicurative in Forza Italia cittadina e nello stesse posizioni di Mario Sarracino, segretario provinciale dei dem di Napoli Un’intesa immaginata e concepita anche e soprattutto quale risposta alla complessità della situazione determinatasi, dopo il fatidico 21 luglio che ha cambiato il contesto politico, su cui sembrava essersi adagiata Marigliano, senza particolari sussulti.
Sotto le insegne del progetto del cartello elettorale, i dem saranno presenti con il proprio simbolo partitico, mentre le formazioni “civiche“ adotteranno motti identificativi distinti e diversificati; e sono formazioni che si rapportano sia al centro-destra “tradizionale”, in specifico agli “azzurri” di Forza Italia, che in città esprime il parlamentare nazionale, Paolo Russo, con la striscia di sei legislature consecutive, ed Ermanno Russo consigliere regionale ed ex–assessore nella Giunta-Caldoro, che pure vanta dal 1990 l’esercizio di sei mandati elettorali consecutivi, sia al moderatismo centrista, espresso dall’ex-sindaco e consigliere regionale del Partito popolare, l’on.le Sebastiano Sorrentino, che con la Lettera aperta indirizzata alla città, un mese fa dichiarato la propria disponibilità per la candidatura di una coalizione aperta e plurale negli orientamenti politici, in grado di porsi al servizio di Marigliano.
E’ una compagine, che per la candidatura a sindaco, propone l’avvocato Giuseppe Jossa, consigliere della Città metropolitana di Napoli e capo-gruppo dei dem nell’assemblea di Santa Maria La Nova; una compagine, che è la risultante di un complesso e travagliato processo che ha attraversato soprattutto il Partito democratico cittadino, proprio dopo l’arresto dell’ex-sindaco Antonio Carpino. Un processo, da cui è scaturita la dissociazione di una parte della coalizione di centro-sinistra, a guida-dem che era già pronta per il varo del Carpino–bis, se non ci fosse stato l’arresto del “Primo cittadino”. E’ la parte, che propone per la candidatura a sindaco l’ingegnere Vincenzo Esposito; una coalizione, a sua volta, civica che si colloca nell’alveo del centro–sinistra, a cui appena tre giorni fa ha aderito Progetto sociale, rinunciando alla presentazione del proprio candidato-sindaco, Francesco Esposito Alaia, com’era stato annunciato due settimane fa.
Jossa ed Esposito si propongono alla guida di due coalizioni che appaiono strutturate e ben radicate nella realtà cittadina fortemente scossa e segnata dalle vicende che hanno interessato l’ Ente di piazza Umberto primo, con grave danno d’immagine della città, in ordine alle collusioni tra la politica e gli interessi di camorra; collusioni, sulle quali è chiamata a pronunciarsi la magistratura, in sede di processo.
E’ una contrapposizione, in cui c’è tanta, anzi molta parte della storia politica ed amministrativa cittadina degli ultimi tempi. Sono due coalizioni, così come gli stessi Jossa ed Esposito, che, nella sostanza, riproducono lo schema consiliare del pregresso quinquennio; un fac-simile, con la sostanziale variante, per la quale quella ch’è stata la minoranza di centro-destra, rappresentata da Forza Italia e Udc, coesiste e partecipa di una compagine, di cui è polo catalizzatore proprio quel Pd, di cui “azzurri” e “centristi” hanno contestato fortemente la guida amministrativa, espressa da Carpino, specie per la pianificazione urbanistica. E gli interventi sviluppati in aula consiliare nel 2017 e nel 2019 dal capo-gruppo degli “azzurri”, Filomena Iovine, proprio sulle proposte del Puc sostenute dalla maggioranza di centro-sinistra, non sono … acqua fresca. E Filomena Iovine non partecipa alla tornata elettorale, così come non vi partecipa il giovane presidente del Consiglio, Vito Lombardi, d’estrazione dem.
Sono elementi, di cui è utile tenere conto, per fare la caratura, con cui le due coalizioni si proporranno al giudizio dell’elettorato,per segnare l’atteso cambio di passo e la discontinuità con il passato prossimo e … recente. Una partita che investe il futuro di Marigliano e delle sue generazioni giovani, nella quale giocherà un proprio ruolo di stimolo e pungolo, la lista Oxigeno, espressione delle politiche di alternativa per l’ambiente, il territorio e la salute, che propone Saverio Lo Sapio per la candidatura a sindaco. Una presenza minoritaria sotto vari profili, ma che può esibire la lineare coerenza, per aver condotto- e condurre- come Movimento civico battaglie ideali degne di rilievo, incentrate sui valori del New green deal, nell’ambito urbano della città e più ancora nella piana di Boscofangone.