“Al drive in di Pontecitra centinaia di cittadini dopo aver atteso per ore in fila dentro l’auto si sono sentiti dire che i tamponi sono finiti. É questo pur essendo stati convocati direttamente dagli uffici dell’Asl. In molti hanno perso la pazienza e, pur essendo positivi, sono scesi dalle auto per inveire contro i medici. Anche io sono stato assalito nonostante fossi corso lì per sostenere le legittime ragioni dei cittadini che, tra l’altro, oltre che da Marigliano arrivano anche da altri 4 Comuni senza che nessuno si faccia carico del disagio sopportato”: è quanto afferma il sindaco di Marigliano
Peppe Jossa che ha chiesto l’intervento dei carabinieri e preannuncia denunce alla Procura della Repubblica.
“Altro che contenimento del contagio. Qui non solo di creano le condizioni per una ulteriore diffusione del virus, ma si determinato anche disordini e problemi di ordine pubblico. Nelle 400 auto in fila che, tra ieri ed oggi, hanno intasato la circolazione, anche molti bambini che sono rimasti fermi anche per 4 ore senza nemmeno poter andare in bagno”, denuncia Jossa.
“Non è possibile convocare cittadini in quarantena e pazienti positivi, alcuni dei quali anche sintomatici, e poi chiedergli di ripassare perché la scorta di test è andata esaurita. É una disorganizzazione ed una improvvisazione non più sopportabile”.
“L’Asl Na 3 Sud rimedi immediatamente a questo increscioso disservizio raddoppiando le postazioni, il personale disponibile e soprattutto non sbagli più i conti. I miei concittadini ed anche quelli degli altri territori non possono sopportare il danno di essere abbandonati in casa per decine di giorni nell’attesa di un esame e poi subire anche la beffa di essere rimandati indietro perché il tampone che avrebbero dovuto fare non c’è”, conclude Jossa.