Forse il troppo caldo, forse il troppo lavoro, ma la notte scorsa, sulla spiaggia della Marinella di Palinuro, undici persone si sono picchiate fino a farsi uscire il sangue. Si tratta di dipendenti, sostenitori e titolari di due lidi balneari. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Centola, coordinati a livello territoriale dai colleghi della compagnia di Sapri, erano quasi le 5.30 del mattino quando, per futili motivi, si è scatenato un parapiglia. Nella rissa sono rimaste coinvolte undici persone. Alcune sono finite in ospedale. Nel mezzo della zuffa sono spuntate mazze e altri oggetti contundenti. Sarebbero stati i turisti ad allertare i carabinieri. Il fatto è accaduto – secondo quanto accertato fino a questo momento dagli inquirenti – per problemi legati ai confini di proprietà delle strutture. Nessuno dei feriti è in gravi condizioni. Un uomo di Palma Campania ha avuto la peggio e dovrà restare in ospedale per almeno tre settimane. Alla Marinella sono arrivate le ambulanze del 118 che hanno trasportato i feriti agli ospedali di Vallo della Lucania e Sapri. Sul caso tocca far luce ai carabinieri che dovranno capire chi ha attaccato per prima e chi ha cercato di difendersi. Non è semplice, anche perchè tutti quelli che fino a questo momento hanno parlato, avrebbero rilasciato dichiarazioni differenti. Nessuno, logicamente, vuole addossarsi la colpa.
Tutti i partecipanti alla maxi rissa sono stati denunciati alla procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania. Si tratta di R.D.A. 46enne di Centola, G.P. 57enne di Centola, S.P. 18enne di Centola, A.P. 21enne di Centola, B.M. 25enne di Palma Campania, M.P. 47enne di Centola, S.R. 44enne di Centola, D.C. 53enne di Pisciotta, G.M. 26enne di Palma Campania, A.S. e A.P.. Sono tutti incensurati e ora sono accusati del reato di rissa. Le indagini proseguono e i militari cercano di tenere il massimo riserbo sull’evolversi della vicenda. Non si escludono altri colpi di scena nelle prossime ore. Al vaglio degli inquirenti, purtroppo, non ci sono filmati perchè in quella zona non insistono sistemi di videosorveglianza. (Giornale del Cilento)