La campagna elettorale entra nel vivo. E’ il sindaco uscente Massimiliano Carullo a dare il via alla pubblicità in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio prossimo. In via Sant’Angelo nei pressi del complesso «Movieplex» campeggiano, infatti, da qualche giorno, due maxi manifesti raffiguranti il suo volto e lo slogan «Per la Città di Mercogliano». Un’azione precoce rispetto alla data di presentazione ufficiale delle liste il cui termine ultimo scadrà alle ore 12.00 del 15 aprile e che punta, probabilmente, ad anticipare la proposta che sarà poi sottoposta al giudizio dei cittadini, puntando su una comunicazione d’anticipo in un peridio ancora non affollato di candidati. Con l’ufficialità della candidatura si partirà poi con la campagna pubblicitaria completa tra manifesti, giornali, radio, televisioni e web. Una scelta, quella di Carullo, che non risparmia commenti da parte dei candidati delle liste a lui contrapposte: «E’ venuta fuori l’ennesima menzogna carulliana – interviene Nicola Sampietro, ex capogruppo del Pdl-Patto per Mercogliano – dato che, in questi giorni, ha girato scuole e case per proporre la candidatura a sindaco a diverse personalità femminili cercando di fidelizzarne la presenza nella propria lista. Ma è evidente che il candidato alla carica di primo cittadino è lui». Una campagna elettorale che si preannuncia rovente e non priva di sorprese. Tra le fila dell’opposizione, intanto, si è già consumata la prima spaccatura con la precisazione di Mongillo di «Centrosinistra per Mercogliano» che si tira fuori dal progetto civico e fa appello al Pd attraverso le parole del dirigente provinciale Modestino Valente definito da Sampietro «incoerente, lui stesso nel 2005 era candidato sindaco di una lista di cui facevo parte anch’io. Allora il civismo andava bene ed oggi, invece, no? In ogni caso – precisa -, la nostra non è una lista di destra ma una coalizione civica con diverse vocazioni al suo interno e che nasce nell’interesse dei cittadini affinché possano avere una amministrazione di salute pubblica». E dalle frange di Sel si allarga il dibattito: «Non basta il civismo di bassa lega per risolvere i problemi della città ma – accusa Francesco De Caro – è necessario superare il duopolio Saccardo-Carullo con aria nuova e persone che sappiano affrontare le questioni che tormentano Mercogliano». Dure le parole dell’ex consigliere di minoranza De Caro: «Concluso il ciclo di conferenze stampa dei componenti della passata amministrazione, quello che sorprende cittadini e forze politiche è che nessuno dell’ex Maggioranza ha chiesto scusa alla città. Di fronte ad un fallimento così evidente ci si appella ancora alle retoriche parole di lealtà e trasparenza, quando è questo quello che è mancato. Consigli comunali umiliati perché resi solo dei meri “votifici” in cui in 14 anni non si è dato mai risposta alle interrogazioni delle opposizioni. Ci sono voluti anni per accorgersi che la cose non funzionavano ma le responsabilità di Saccardo restano perché non basta una firma a cancellare i guasti prodotti». Intanto si susseguono incontri tra i dimissionari per delineare il programma da sottoporre all’elettorato e individuare il nome del candidato sindaco tra cui spiccherebbero quello dell’ex assessore al Bilancio, Fabio Evangelista, e quello dell’ex consigliere di minoranza e attuale presidente della Pro Loco, Vittorio D’Alessio: «esistono diverse valide soluzioni dato che tutti gli uscenti si sono resi disponibili, a breve decideremo – precisa Sampietro -. Siamo un gruppo compatto e coeso a lavoro per mettere insieme una compagine di salute pubblica. Con i 5 ex della Maggioranza condividiamo gli obiettivi prioritari per portare avanti percorsi avviati e ragionare sul da farsi nell’immediato».