Dopo tre mesi esatti dalla scomparsa di Gianluigi Russo a Mercogliano, in questi giorni è stata effettuata l’analisi grafologica sulla scrittura del ragazzo: «Non è apparso alcun segno di pericolo grave, quello di Gianluigi Russo è un quadro psicologico normale, scientificamente non c’è alcun indizio che possa far pensare al peggio», afferma il criminologo e grafologo giudiziario Massimo Milone chiamato ad occuparsi del caso. Ad oggi, sulla scomparsa del 25 «Non è emerso nulla di utile nemmeno dall’analisi del computer e del cellulare effettuate dai Carabinieri – afferma sempre più disperata e provata la madre Anna Iandolo – non so più cosa pensare, Gigi ritorna presto a casa». «Dall’analisi della scrittura emergono importanti elementi sulla personalità e sulla psicologia di un individuo – spiega Milone dopo aver analizzato al grafia di Gianluigi grazie ad alcuni appunti universitari provenienti dalla sua scrivania – si entra nella testa delle persone per poi poterne capire il comportamento e ricostruirne la vita attraverso un esame criminologico dal valore scientifico». L’autopsia psicologica, così come è definita in gergo tecnico, aiuta infatti a chiarire le cause dei comportamenti umani compreso quello dell’estremo gesto: «questa ipotesi non è credibile, fortunatamente non ci sono elementi a supporto – continua il consulente del Tribunale di Napoli –. Il mio compito è quello di fare domande a familiari e amici per poi cercare di trarre elementi utili per avere un indirizzo preciso». Nei prossimi giorni saranno consegnate le due relazioni conclusive al Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino e alla famiglia del giovane.