Dal 25 al 27 luglio 2014 il borgo medievale di Capocastello a Mercogliano (Av) diventa il grande palcoscenico diffuso della XXI edizione di Castellarte Festival Internazionale di Artisti in Strada, il più grande busker festival del Meridione.
“Effetto terra” è il tema scelto quest’anno dall’Associazione Castellarte per contrassegnare il Festival che, quest’anno, è dedicato al ritorno dei giovani all’agricoltura come risposta alla crisi. Nel 2013, infatti, sono circa 10.000 i giovani fino ai trentacinque anni che hanno avviato nuove imprese agricole, la maggior parte delle quali a Sud. Filiera corta, biologico, ecoturismo, sostenibilità, sono le parole chiave di questi nuovi agricoltori, con il cuore nella tradizione e la mente nel web 2.0.
Il programma del Festival – da anni attestato sulle 50.000 presenze da ogni parte della Campania e oltre – è come sempre ricchissimo e coinvolgente. Arte circense, musica, teatro, mostre, installazioni, artigianato ed enogastronomia, sono gli ingredienti della kermesse che trova, nel costante rinnovamento, la ricetta del successo.
Affascinanti gli artisti circensi – molti dei quali formatisi presso la rinomata Scuola di circo FLIC di Torino – le cui spericolate evoluzioni sono godibili nei punti più affascinanti dell’antico borgo medievale come il Vagno o il Mulino.
Dal nipponico Senmaru Kagami, maestro dell’antica giocoleria apotropaica Daikagura al beffardo clown francese Benjamin Delmas; dalla bizzarra commistione di rockabilly e magia di Slick Steve & The gangsters al fascino delle evoluzioni acrobatiche di Olivia Ferraris del Cirque du Soleil; dallo spericolato escapologo Mister David, apparso anche negli spettacoli di Arturo Brachetti, allo sperimentale Bubblecirckus di Juriy Longhi; dagli stralunati clown The Beat Brothers al vincitore 2014 di Cantieri di Strada FNAS Matthias Martelli che s’ispira a Dario Fo e ai giullari medievali, gli spettacoli in programma sapranno affascinare il pubblico con la loro originalità e maestria. Articolato il programma musicale che vede il ritorno della marching band calabrese Takabum sfidare l’allegria contagiosa del Carnevale irpino rappresentato dai ritmi della Scuola di Tarantella Montemaranese, formazione irpina invitata a esibirsi in tutto il mondo.
Per gli amanti del suono pulsante del basso ci sarà l’irpino Simone Vignola, vincitore di contest internazionali come Eurobassday, che presenta a Castellarte il suo quarto disco “Life is a video game”; giocano in casa anche G.B. Husband & The Ungrateful Sons con le loro atmosfere mid-sixties, i dinamitardi Exploders Duo con un repertorio di brani originali e cover scatenate di classici del rock anni ’60 e ’70 e il collettivo On Off Crew capitanato da Palmisano Dj e T-Rabbia MC con uno show di rap e hip hop danzato da Dynamic Team. Un tocco di Balcani non può mancare, ci pensano i Barabonzibonzibò; al rockabilly invece provvedono gli Stragatti che convertono al vintage i grandi successi pop-rock delle ultime tre decadi e la Marilù Band di casa nei più importanti club e festival nazionali del genere. Atmosfere più jazzate per il Pierpaolo Iermano Trio e, last but not least, due scatenati dj set con Vinyl Gianpy, il “dj del popolo” a furor di popolo a Castellarte da quattro anni a questa parte, e Chopin e i Suoi Notturni, che declina il vintage nella sua versione più soul e twist.
C’è spazio anche per la fotografia, con un concorso e una mostra organizzati dall’Associazione Culturale Fotografica Colori Mediterranei e per la scoperta del territorio con le visite guidate curate dall’Associazione Mercogliano Mia.
Una nutrita pattuglia di artigiani ed espositori sarà protagonista negli antichi “cellari”, i locali terranei delle case in pietra del borgo di Capocastello, dove mostreranno al pubblico le produzioni del territorio. Oltre alla parte performativa, Castellarte annovera anche una consolidata offerta enogastronomica di cui sono portabandiera i fratelli Emilio e Federico Grieco dell’Osteria I Santi di Capocastello, pirotecnici artefici della ristorazione del Festival, affiancati dalla friggitoria e braceria curate dall’Associazione in collaborazione con le massaie del luogo, vestali delle antiche ricette realizzate con i pregiati prodotti del comprensorio del Partenio.