Stando a quanto reso noto oggi, l’incidente è avvenuto il 10 febbraio in un appartamento a Dornbirn in Austria. Secondo quanto riferito, una ragazza di 21 anni faceva il bagno nel suo appartamento e allo stesso tempo voleva caricare il suo smartphone, tenendolo attaccato alla presa. Nel frattempo, continuava, a mandare sms e whatsapp alle sue amiche, quando il suo I-phone le è scivolato di mano ed è finito in acqua. A contatto dell’acqua della vasca una potente scossa elettrica si è propagata dal carica batterie folgorandola all’istante. Per la ragazzina austriaca, non c’è stato nulla da fare. La vittima è stata ritrovata morta dai genitori. Secondo gli esperti, l’incidente è un caso estremamente raro. Ma mostra quanto possano essere pericolosi i dispositivi elettronici nel bagno. L’ingegnere Willi Brugger, esperto di elettricità, elettromeccanica ed elettromagnetismo, ha dichiarato alla stampa che i telefoni cellulari sono effettivamente innocui in bagno. Le prese non collegate potrebbero essere potenzialmente pericolose in caso di “contatto indiretto”. Gli accessori di telefoni cellulari di terze parti prodotti a basso costo potrebbero essere di qualità inferiore e causare scosse elettriche. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,è l’ennesima tragedia rimbalzata alle cronache che ci lascia increduli e attoniti. Ancora una volta in discussione i rischi connessi all’uso di telefonini e smartphone che sono diventati oggetti insostituibili nella vita di ognuno di noi. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d’informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.Per questo motivo, è importante assicurarsi che i dispositivi siano certificati di conseguenza. Il fabbricante è tenuto a redigere una “dichiarazione CE di conformità, in cui indica le Direttiva applicata e le norme tecniche utilizzate. In questo caso il dispositivo è conforme agli standard europei.