Un gruppo di circa 800 persone ha assaltato la recinzione tra il Marocco e l’enclave spagnola. Scontri con la polizia marocchina e la Guardia Civil: decine i feriti. LO SPECIALE MIGRANTI
Circa 800 migranti hanno forzato la barriera sul confine tra il Marocco e l’enclave spagnola di Ceuta: oltre 600, riferisce la polizia di Madrid, sono riusciti a entrare in territorio spagnolo. Le persone, senza documenti e originarie di Paesi subsahariani, hanno scavalcato la doppia recinzione di sette metri di altezza e ingaggiato una battaglia con la polizia marocchina e la Guardia Civil spagnola. Decine i feriti negli scontri. Si tratta del più grande sconfinamento da quando, nel febbraio 2017, oltre 850 migranti riuscirono a entrare nell’enclave in quattro giorni.
Feriti negli scontri
La Guardia Civil, in un comunicato, ha fatto sapere che circa 800 migranti hanno dato l’assalto alla barriera protettiva che separa l’enclave dal territorio marocchino e 602 di questi sono riusciti a scavalcarla. Il gruppo, secondo la ricostruzione della polizia, ha aperto varchi nella barriera e lanciato contro le forze di sicurezza pietre, feci e calce viva. Secondo la Guardia Civil, 16 migranti e 5 agenti sono rimasti feriti e sono stati ricoverati in ospedale. La Croce Rossa spagnola, invece, in un tweet ha scritto che i feriti tra i migranti sono 132 (e 22 tra gli agenti): alcuni hanno fratture e ferite provocate dalla barriera di filo spinato lunga 8,4 chilometri. I migranti che sono riusciti a scavalcare la barriera, dopo aver baciato il suolo spagnolo, si sono diretti al centro locale per l’accoglienza. Centro che ospita già più di 600 persone, ben oltre la sua capacità massima di 512 posti letto.