Il ministro dell’Interno: ‘Stimo Putin gratis, Soros uno speculatore’
“L’Italia non può essere trasformata in campo profughi. Lavoreremo per sensibilizzare i nostri vicini” in ambito Europeo: lo ha ribadito il neoministro dell’Interno, e leader della Lega, Matteo Salvini, intervistato a Non stop news su Rtl 102.5. “Spero – ha aggiunto in chiusura – di essere all’altezza, vorrei dare un po’ di sicurezza in più agli italiani, a cominciare dagli uomini delle forze dell’ordine”.
“Con Putin c’è un legame di stima, ritengo abbia fatto tanto per il suo popolo e con interventi contro il terrorismo islamico – ha dettoSalvini -, come l’intervento in Siria: e lo dico gratis, perché lo penso. Penso che con la Russia sia meglio avere un rapporto di scambio. Dalla Russia non ho mai avuto una lira, né una matrioska, né un colbacco. L’economia italiana avrebbe solo da guadagnare da buoni rapporti con la Russia. Il nemico in questo momento è il terrorismo islamico, non l’espansionismo della Russia”. Il ministro dell’Interno risponde sulle parole di Soros, che ha espresso preoccupazione sulla “vicinanza del nuovo governo alla Russia” e ha avanzato l’ipotesi che Mosca “finanzi” la Lega. “Ho già querelato persone che in passato avevano detto che la Russia mi pagava”, ha aggiunto Salvini, sottolineando che Soros “è uno speculatore che 20 anni fa provocò uno dei più grandi disastri economici italiani”.
“Occorre buonsenso – ha scritto poi Matteo Salvini su twitter -. Quello degli sbarchi e dell’accoglienza di centinaia di migliaia di ‘non profughi’ non può continuare ad essere un problema solo Italiano. O l’Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie”.
Salvini ha anche parlato anche del lavoro svolto dal suo predecessore alla guida del Viminale. Minniti, ha detto, “ha fatto un discreto lavoro, non smonteremo nulla di ciò che di positivo è stato realizzato, lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo, di allontanamento, di espulsione”.
“Sarebbe sciocco non riconoscere” se è stato fatto “qualcosa di utile e intelligente anche se indossava una diversa maglietta”, ha detto ancora Salvini. Quanto al al vertice dei ministri dell’Interno europei sull’ immigrazione convocato domani a Lussemburgo, Salvini – che domani sarà in Parlamento per il voto di fiducia – ribadisce: “Invieremo una nostra delegazione per dire no: il documento in discussione penalizzerebbe ulteriormente l’Italia”
Ieri Matteo Salvini era a Catania a fianco del candidato a sindaco del centrodestra, Salvo Pogliese. “Sui migranti non terremo una linea dura, ma di buon senso”, ha detto il ministro dell’Interno.
“Quello che non è scritto nel contratto Cinquestelle-Lega non sarà preso in discussione, così eviteremo di litigare”, ha detto ancora.
“Il centrodestra non è demolito, ma continuerà ad esistere e noi applicheremo il programma del centrodestra contenuto nel patto di governo”.
“Basta alla Sicilia campo profughi d’Europa. Non assisterò senza far nulla a sbarchi su sbarchi su sbarchi. Servono centri per espellere”, ha aggiunto Salvini.
“Le contestazioni? Chissenefrega, ci sono cose più importanti che dobbiamo fare”, ha anche detto Salvini in piazza Verga circondato da decine e decine di persone tra giornalisti e sostenitori. “Con i giornalisti – ha detto Salvini – parlo dopo, adesso fatemi incontrare la gente assieme al candidato sindaco di Catania Salvo Pogliese”. Diversi cori accompagnano la lenta passeggiata di Salvini: quelli dei contestatori si alternano a quelli dei sostenitori del leader della Lega.
“Il governo italiano dirà no la settimana prossima alla riforma del regolamento di Dublino e a nuove politiche di asilo, occorre ricontrattare in Ue” il dossier migranti, ha spiegato Salvini parlando dall’hotspot di Pozzallo. E a chi gli ricordava la solidarietà di Germania e Francia Salvini ha risposto: “Aspettiamo che passino dalle parole ai fatti”.
Parlando della Tunisia ha aggiunto: “E’ un Paese libero e democratico che non sta esportando gentiluomini ma spesso e volentieri esporta galeotti”, a proposito dei casi di intemperanza registrati nei centri di accoglienza che avrebbero tra i protagonisti migranti tunisini. “Parlerò con il mio omologo tunisino”, ha aggiunto Salvini.