Quando si parla di Rossopomodoro, ormai si apre sempre più un discorso commerciale si! Ma rivolto alle esigenze di un mondo moderno con il richiamo delle artigianalità, i prodotti, i sentori, i sapori, i gusti e le tradizioni che da una vita hanno trovato successo ed hanno portato alto il nome di Napoli con la sua napoletanità e la sua enogastronomia nel mondo. E’ questo il principio al quale si ispira, raccogliendo ovunque tanto successo, il presidente della Sebeto Spa Franco Manna. Infatti non è da tutti l’idea del portare all’attenzione di tante persone, i prodotti Street Food campano, quelle sfizioserie tanto gustose del mangiare Take Away, cioè in modo gustoso, veloce e di qualità, che al giorno d’oggi è divenuto tanto di moda, ma che a Napoli è stato sempre una tradizionale modo del prendere e porta via, incartato o ancor più in un cuoppo o in una carta di paglia gialla del classico tipo assorbente, quelle leccornie che, a volte, costituiscono un intero pranzo. A Milano nella popolatissima Stazione Centrale a rafforzare l’impegno de la Puteca 1 che da tempo è accorsatissima nella Galleria al piano superiore in testa ai binari della ferrovia, è giunta ora la Puteca 2 al seminterrato della stazione monumentale raddoppiando la presenza nel punto nevralgico della mappa della rete urbana della città. La nuova Puteca di Rossopomodoro, appena aperta, osserverà gli orari di servizio al pubblico dalle 6.30 alle 22.00, 7 giorni su 7. Vicino l’ingresso della metro più famosa di Italia per efficienza e flusso di persone, d’ora in poi si potranno, ancor più ed ancor meglio, gustare le prelibatezze dello street foodnapoletano più verace che con la particolarità dell’esposizione su un “carretto” offrirà sfogliatelle ricce e frolle e le graffe, cioè le ciambelle con lo zucchero, artigianali e sfornerà i grandi classici di Rossopomodoro in versione asporto a partire dalle iconiche pizze a portafoglio simbolo della pausa pranzo di qualità. Ci saranno anche i famosi panini napoletani, i panini farciti con provola, bufala campana DOP, prosciutto cotto di Capitelli, e arricchiti dai pomodori cuore di bue della costiera sorrentina, dai napoletanissimi friarielli, dalle scarole e da tante altre verdure fresche scelte e condite con olio extravergine DOP della penisola sorrentina. In un angolo dell’alta gastronomia campana, non potrà mancare l’irrinunciabile angolo dei fritti con le pizze fritte – un altro grande classico della scuola partenopea celebrato nell’episodio dell’Oro di Napoli da Sofia Loren – gli arancini di riso, i crocché di patate, le fette di gattò di patate e le frittate di maccheroni con la pasta croccante e il cuore morbido condito con il pomodoro.
A garantire la freschezza e la cordialità ecco Rocco Di Manno che guida anche Rossopomodoro e la Puteca 1 nella Galleria della Stazione Centrale affiancato dal pizzaiolo artigiano Antonio Facetti, lo chef Gennaro Mancieri e i ragazzi al servizio Andrea, Bibu, Joanne, Melania, Gaetano, Daniela, Janet, Elia sempre pronti tra un consiglio e un’informazione a deliziare il palato dei viaggiatori.
Proprio in riferimento alla pizza fritta è opportuno ricordare la maestra pizzaiouola Teresa Iorio che è campione del mondo di pizza Stg e grande artefice di sviluppo dell’idea dei due executive chef che Rossopomodoro vanta Antonio Sorrentino e Enzo De Angelis che volendo sviluppare la tradizione delle classiche pizze da sempre nel menù di Rossopomodoro, la “’Mbuttunata” e la “Cicciolina” hanno, nel locale napoletano di via Partenope, pilota dello sviluppo di idee per gli altri della catena Sebeto Spa che raggruppa anche i marchi Anema e cozze, Ham Holy Burger, Rossosapore e Coq, dato spazio ed opportunità alla Iorio di essere protagonista e produttrice di originali interpretazioni di pizze fritte, ripiene e farcite con i condimenti tipici della cucina napoletana. Infatti hanno inventato, insieme alla grande pizzaiuola, le specialità “Alla Parmigiana”, “Al Ragù”, “Salsiccia e Friarielli” e “’A Suffritta” che fanno parte del menù all’originale nome “Femmena e Fritta”. E’ così che Teresa Iorio, grande ed instancabile lavoratrice, amante del proprio successo conquistato con gran professionalità e dedizione nel portare sempre più in alto la cucina classica ed autentica che la sua Napoli vanta, ha assunto l’impegno di spostarsi ogni sera sul locale del lungomare napoletano, dopo una mattinata che dedica insieme alle sue sorelle nel proprio locale “Le Figlie di Iorio”, di via Conte Olivares, 73, nel cuore della città partenopea, vicino a piazza Bovio, all’accoglienza dei buongustai cittadini o provenienti da città limitrofe o ancora coloro che di passaggio per la città del Vesuvio, intendono gustare Vere Pizze o friggitoria o piatti caldi realizzati da sapienti mani, persino nel dolce, in particolare con il Babà. Queste note, impongono di sedersi nel non grande locale, una piccola ma grande trattoria, che si caratterizza per l’ottimo cibo, accoglienza, simpatia, ospitalità e esportazione dei valori e potenzialità che Napoli ha da esprimere, cosa che da merito a questa famiglia Iorio, della quale fanno parte 20 figli e tra queste la popolarissima ed apprezzatissima cantante Valentina Stella di essere ambasciatrice del buon gusto oltre che della canorità verace della capoluogo campano.
Giuseppe De Girolamo