Egregio Direttore,
le scrivo nella qualità di giovane italiana e concorrente del Concorso Nazionale Miss Italia. Spero che voglia condividere e rendere note alcune mie perplessità sulla regolarità di questa edizione del Concorso così dare agli italiani che ancora seguono la kermesse gli stimoli per una propria riflessione.
Purtroppo la sig.ra Mirigliani e la direzione del Concorso non hanno ritenuto opportuno rispondere alle mie richieste di delucidazioni nonostante io sia una diretta interessata. Spero che questa mia lettera possa essere utile a trovare chiarezza anche per le tantissime ragazze che ogni anno si impegnano e vogliono vedere in Miss Italia una finestra sul mondo del lavoro in un periodo così drammatico e in una Nazione nella quale tanti giovani, purtroppo, hanno sempre meno speranze.
È notorio che la finale nazionale che LA7 si accinge a trasmettere da Jesolo il 14 settembre, condotta da Simona Ventura, scaturisce dalle varie fasi regionali (che si suddividono obbligatoriamente in selezioni locali e finali regionali) dalle quali, per regolamento, provengono le rappresentanti dei diversi territori così da rappresentare tutta l’Italia.
Va da sé, dunque, che se una fase regionale fosse irregolare tutto il Concorso sarebbe da annullare. Ora, partecipando in Molise (ebbene si, anche il Molise è parte d’Italia) ho riscontrato molteplici, evidenti e gravi violazioni del regolamento nello svolgimento delle selezioni di questa piccola regione gestita da ‘Parole e Musica’, agenzia pugliese che gestisce Miss Italia anche nella regione Puglia.
Nello specifico:
– appare innegabile che l’organizzazione abbia violato l’art. 13 e in più parti l’art. 6 poiché non sono state svolte le necessarie selezioni locali e perché il numero delle selezioni regionali effettuate non è stato corrispondente ai nove titoli regionali assegnati. Sono state svolte complessivamente solo tre selezioni, tutte finali regionali, nelle quali sono state assegnati ben nove titoli dalle sole tre medesime giurie;
– appare innegabile che l’organizzazione abbia violato anche l’art. 10, e ancora l’art. 13 in altri punti, poiché ha consapevolmente consentito la partecipazione alla finale regionale di Miss Molise a molte concorrenti pugliesi che solamente due giorni prima avevano partecipato alle finali regionali della Puglia. Il caso ha voluto che ben sette di queste siano divenute prefinaliste nazionali per il Molise: pugliesi come l’agenzia che da poco gestisce Miss Italia in Molise e da anni in Puglia. Il risultato finale è stato che delle nove rappresentanti del Molise alle prefinali nazionali organizzate dall’azienda della sig.ra Mirigliani sette sono state pugliesi, una campana e solo una molisana, la Miss Molise alla quale in seguito è stato pure sostituito il titolo per esigenze degli sponsor;
– appare innegabile, poi, che l’art.10 sia stato ulteriormente violato quando è stata consentita la partecipazione a ragazze prive di regolare iscrizione come la scrivente.
Le risparmio ulteriori anomalie anche se appare assai strana pure la coincidenza che dopo svariati anni vuole silenziosamente eliminate dalla giuria delle prefinali nazionali, (casualmente?) appena dopo le polemiche sorte in Molise sulla stampa e sui social network, tutte le rappresentanti del Molise non molisane, lasciando andare avanti (per la prima volta dopo settantacinque anni) la sola Miss Molise, bella e addirittura in gara per una fascia ma tra le più basse concorrenti della storia, e le rappresentanti della stessa Puglia che invece nell’ultimo decennio ha potuto vantare sempre diverse ragazze nella serata finale. Toh! Ma guarda un po’ che casualità!!! Non riesco a contraddire coloro che in questo vedono un contentino per placare i malumori e le polemiche dei molisani.
A questo punto, le domande che pongo sono diverse: se una fase regionale fondamentale è irregolare è irregolare tutto il Concorso? Se, come previsto dal regolamento, una volta escluse le finaliste irregolari sarebbero state altre le ragazze alla fase nazionale (e quindi potenziali finaliste), si può considerare regolare l’attuale formazione che vedremo in tv, ivi compresa la Miss Molise? E’ stato creato un effettivo pregiudizio nei confronti delle altre concorrenti in tutta Italia? I Molisani meritano di essere rappresentati in contesti nazionali dai pugliesi? Ha ancora senso che alcuni sindaci del Molise spendano soldi pubblici per gli spettacoli di Miss Italia (che talaltro valorizzano artisti pugliesi)? Ha ancora senso Miss Italia in Molise e nelle altre piccole regioni? Siamo certi che i pugliesi, come me, siano contenti di avere più rappresentanti grazie alla ‘colonia molisana’? Se fosse tutto regolare e le mie perplessità infondate, come mai Patrizia Mirigliani e compagnia non hanno risposto alle mie domande? In relazione alla totale scomparsa della vincitrice il giorno dopo la propria elezione e in relazione alle polemiche degli ultimi anni sui mancati pagamenti ad alcune aziende, sulla pubblicità occulta nelle trasmissioni televisive, sui pagamenti dei parrucchieri, sulle relazioni tra concorrenti e organizzatori, sul televoto e sulle richieste di foto hard in Calabria, si può ancora avere fiducia nel Concorso? Le ragazze di tutta Italia ci devono ancora credere? Ha davvero senso spendere 1 euro per il televoto e arricchire gli organizzatori? Miss Italia fa bene e serve agli italiani?
Mi scuso per averle rubato del tempo e la ringrazio dell’attenzione.
Distinti saluti.