Viaggiare, visitare posti mai visti prima, assaggiare piatti tipici. Sono queste alcune delle attività preferite dagli italiani, visti e considerati anche i tantissimi luoghi di interesse turistico presenti nel nostro Paese. Ad attrarre ancora di più, però, sembrerebbe essere il legame tra turismo e mistero. Napoli, ad esempio, oltre ad essere ricca di bellezze e posti interessanti da visitare, è anche una città intorno alla quale ruotano molti miti e leggende. In città, ad esempio, sembrerebbe esserci anche la tomba di Dracula, uno dei vampiri più conosciuti della storia. Dove si trova e come mai è stata ritrovata proprio nella città di Napoli?
Dracula: il successo di questo personaggio storico
Tutti, o quasi, hanno sentito parlare almeno una volta di Dracula, a prescindere dal fatto che abbiano visitato la sua tomba o meno. Il personaggio di Dracula, infatti, ha riscosso molto successo nella cultura di massa, tanto da essere stato più volte protagonista di film, libri e giochi. A essere ispirata a Dracula e ai vampiri, ad esempio, è una delle slot machine più popolari tra i giocatori: “Blood Suckers”. La slot, infatti, ha come protagonisti i vampiri e vede tra i suoi simboli principali elementi come paletti di legno, pozioni e libri misteriosi.
Sempre in ambito giochi, da ricordare sono i videogiochi di avventura dedicati proprio a Dracula, che hanno dato vita a una vera e propria serie di giochi, tra cui, ad esempio, “Dracula: la resurrezione” e “Dracula 2: l’ultimo santuario”. Molto famoso è anche il film del 1992 Dracula di Bram Stoker, che ripercorre la storia dell’omonimo libro dello scrittore irlandese. È anche e soprattutto grazie al personaggio di Dracula che i vampiri sono oggi così noti e continuano ad affascinare gli amanti del mistero e delle storie horror.
La tomba di Dracula a Napoli
Il personaggio di Dracula, secondo la storia narrata da Bram Stoker, sarebbe realmente esistito e sarebbe stato governatore della Valacchia. Tra gli altri motivi, Vlad III sarebbe stato associato alla temibile figura di un vampiro a causa di una malattia del sangue che contribuiva a renderlo pallido e insofferente alla luce solare, e per la quale si consigliava di bere sangue di animale.
Secondo una teoria, Vlad III non sarebbe morto in battaglia come molti pensano, ma sarebbe stato fatto prigioniero e portato a Napoli, dove si trova tuttora la sua tomba. Quest’ultima, in particolare, potrebbe essere situata nel sepolcro di Mattia Ferrillo, in cui è possibile trovare una lastra di pietra con delle iscrizioni ben lontane da quella che è la scrittura latina. Nonostante l’iscrizione non sia stata ancora tradotta, è stato possibile riconoscere il nome di Vlad. Non ci sono certezze, quindi, ma la storia sembrerebbe ricondurre proprio a questo personaggio storico.
Insieme ad altri miti e leggende, anche quella di Dracula va quindi aggiunta a tutte le storie che ruotano intorno alla città di Napoli e che la rendono allo stesso tempo così affascinante e misteriosa agli occhi dei turisti italiani e stranieri che scelgono di visitarla.