«Desidero – ha scritto Marino nel primo messaggio alla diocesi – rivolgere a tutti voi un primo, cordiale ed affettuoso saluto, nel momento in cui, per la premura di papa Francesco, sono eletto come vostro vescovo e a voi inviato nella continuità della successione apostolica a custodire la vostra fede, così ricca di storia e cultura, a rinvigorire la speranza, da voi già costantemente testimoniata nel vissuto quotidiano delle famiglie e delle comunità, a crescere con voi nella carità di Cristo che “urge” più che mai nel vasto campo delle povertà, delle sofferenze e, in generale, delle attese e delle umane speranze nei nostri territori, ad agire quale promotore di pace e di giustizia, secondo i disegni di Dio, con tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Come dimenticare in questo momento le urgenti problematiche sociali legate al mondo del lavoro e le varie aspettative di chi ne è privo! Mi presento così a voi con tutta umiltà, ben consapevole dei miei limiti e del grave compito che il Signore pone sulle mie spalle. Forte unicamente dell’amore per il Signore e il suo Regno, incoraggiato dalla fama della ricchezza di carismi e ministeri e del senso di corresponsabilità di cui la chiesa di San Felice e di San Paolino gode. Fin d’ora vi invito a pregare, come io sto facendo già da alcuni giorni».
La Chiesa di Nola rende lode al Signore per il Pastore che le è stato affidato e ancora una volta ringrazia la cura amorevole del Santo Padre Francesco che non ha voluto far mancare neanche per un momento la presenza del Pastore al suo gregge.
Alle 12 di questa mattina, monsignor Beniamino Depalma, vescovo uscente di Nola, ha infatti annunciato alla Chiesa che ha guidato dal 1999, il nome del suo successore: monsignor Francesco Marino, per 11 anni vescovo della diocesi di Avellino.
Annuncio seguito da un commosso messaggio alla amata Chiesa di Nola: «Non ho consegne né eredità, – ha detto monsignor Depalma – avverto solo l’urgenza interiore di comunicare pubblicamente la bellezza di questi 17 anni di cammino insieme: nella Sua infinita bontà, il Signore ha donato a me, servo inutile, incontri capaci di convertirmi, volti capaci di rendermi più umano, sfide che hanno messo alla prova la mia capacità di affidarmi docilmente e umilmente alla Sua volontà. Come Martino di Tours, che ricordiamo oggi nella liturgia, ho desiderato solo una cosa: dividere il mio mantello con ciascuno di voi, mostrare a tutti il volto di una Chiesa accogliente, misericordiosa e solidale, una Chiesa che non si trincera dietro le norme, che non teme il mondo, ma lo ama. È ciò che abbiamo provato a sognare e disegnare insieme nel Sinodo diocesano, profondo impegno collettivo nel quale sono confluiti le urgenze di stile e di contenuto di questa Chiesa locale».
Depalma ha rivolto un pensiero ai presbiteri, ai religiosi e alle religiose, ai consacrati, ai diaconi, agli amministratori locli, ai laici e in particolare ai giovani ai quali ha chiesto di «continuare a credere in se stessi e di affrontare con realismo, determinazione e speranza gli ostacoli che si frappongono ai loro diritti e alle loro aspirazioni. Sarete voi – ha sottolineato – a dire l’ultima parola sul senso della vostra vita! Il Signore vi assista e vi protegga».
Con immensa dolcezza monsignor Depalma ha poi ricordato il calore umano con il quale la Chiesa di Nola ha accompagnato il suo ministero e ha chiesto a tutti di far sperimentare lo stesso straordinario affetto al nuovo Pastore al quale ha rivolto accorate parole di benvenuto: «La forza dello Spirito, – ha attraverso la chiamata di papa Francesco e la tua disponibilità ti portano in questa bella e straordinaria chiesa di Nola: benedetto colui che viene nel nome del Signore! Riprendendo un’immagine cara all’epistolario di san Paolo, come nella corsa ti passo il testimone. Ti presento una comunità bella, ricca, piena di tante energie. Una famiglia in cui le diverse vocazioni -sacerdotale, laicale, religiosa – si aiutano reciprocamente per sostenersi nei cammini di fede e di testimonianza. Ce l’abbiamo messa tutta in questi anni, senza risparmiarci, sempre operosamente in cammino. Mentre imparerai a distinguere i volti, a conoscerne i nomi, a collocarne le vite sarai anche tu rapito, come lo sono stato io, dalla loro capacità di amare».
Il nuovo vescovo Marino ha inviato un lungo e gioioso messaggio alla Chiesa di Nola: «Fratelli e sorelle carissimi della Chiesa santa di Nola, – ha scritto – desidero rivolgere a tutti voi un primo, cordiale ed affettuoso saluto, nel momento in cui, per la premura di papa Francesco, sono eletto come vostro vescovo e a voi inviato nella continuità della successione apostolica a custodire la vostra fede, così ricca di storia e cultura, a rinvigorire la speranza, da voi già costantemente testimoniata nel vissuto quotidiano delle famiglie e delle comunità, a crescere con voi nella carità di Cristo che “urge” più che mai nel vasto campo delle povertà, delle sofferenze e, in generale, delle attese e delle umane speranze nei nostri territori, ad agire quale promotore di pace e di giustizia, secondo i disegni di Dio, con tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Come dimenticare in questo momento le urgenti problematiche sociali legate al mondo del lavoro e le varie aspettative di chi ne è privo!».
«Mi presento – ha aggiunto monsignor Marino dopo aver sottolineato il dolore per il distacco dalla Chiesa di Avellino – così a voi con tutta umiltà, ben consapevole dei miei limiti e del grave compito che il Signore pone sulle mie spalle. Forte unicamente dell’amore per il Signore e il suo Regno, incoraggiato dalla fama della ricchezza di carismi e ministeri e del senso di corresponsabilità di cui la chiesa di San Felice e di San Paolino gode. Fin d’ora vi invito a pregare, come io sto facendo già da alcuni giorni, affinché quanto scaturisce oggi dal nostro incontro corrisponda pienamente alla volontà del Padre celeste e al suo sogno di una chiesa che sia integrale trasparenza del suo tenero amore per tutti i suoi figli e gioiosamente proiettata, nella sequela di Gesù, all’annuncio del suo Regno e alla testimonianza profetica del “di più” della fede, per la salvezza del mondo».
«So – ha concluso il nuovo vescovo – che la Chiesa di Nola è una Chiesa viva e che in questo tempo “sinodale” avete vissuto una stagione ricca di grazia sotto la guida del caro arcivescovo Beniamino, a cui rivolgo un grato saluto nella comunione fraterna, intendendo con ciò abbracciare tutti voi, presbiteri e diaconi, religiosi/e, i seminaristi, l’Azione Cattolica e le varie espressioni del Laicato. Vi abbraccio e vi benedico uno per uno, chiedendo che il Signore faccia brillare il suo volto su di voi e vi conceda pace. Che il Pastore supremo quando apparirà possa donarci la corona della gloria che non appassisce».
Monsignor Francesco Marino è nato a Cesa, provincia di Caserta e diocesi di Aversa, il 24 novembre 1955. Ha frequentato gli studi medi-ginnasiali nel Seminario di Aversa e quelli teologici nel Seminario Interregionale Campano di Posillipo, conseguendovi il Baccalaureato in Teologia. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 6 ottobre 1979. Ha seguito i corsi alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Napoli e, nel 1989, si è licenziato in Teologia Dommatica alla Facoltà Teologica di Posillipo laureandosi in seguito, nel 1997, con la pubblicazione della tesi dottorale. È stato Animatore dei seminaristi del liceo e Vicario Cooperatore nella Parrocchia di Sant’Antimo in Sant’Antimo (1979-1980); Docente di Religione nelle scuole statali (1979-1982); Vice-Rettore animatore di Gruppo nel Seminario di Posillipo (1980-1992); Parroco di S. Sossio e Madonna di Pantano a Villa Literno (1982-1994); Docente di Ecclesiologia alla Facoltà Teologica di Posillipo (dal 1989); Responsabile della Formazione Permanente del clero, prima come Delegato Vescovile e poi come Vicario Episcopale (1991-1998); Assistente Diocesano di Azione Cattolica (dal 1992); Docente presso l’Istituto di Scienze Religiose della diocesi di Aversa (dal 1993); Parroco di S. Michele Arcangelo in Trentola Ducenta e Vicario Foraneo dell’omonima Forania (dal 1995). Dal 1997 è stato Cappellano di Sua Santità. È stato Membro dei Consigli Presbiterale e Pastorale della diocesi di Aversa e della Commissione Presbiterale Regionale. Il 13 novembre 2004 è stato eletto vescovo di Avellino, a seguito della rinuncia presentata da monsignor Antonio Forte; l’8 gennaio 2005, nella chiesa cattedrale di Aversa, ha ricevuto l’ordinazione episcopale e il 15 gennaio ha iniziato il Ministero episcopale nella diocesi.