Un alpinista italiano di 71 anni è morto sabato pomeriggio sul versante francese delle Alte Alpi. Dopo avere raggiunto una quota di 1.600 metri lungo la via di Pelvoux, con altri due alpinisti, era sul versante Ecrins quando è precipitato per 50 metri. In discesa, il trio si trovava su una cresta che presenta un’ampia fessura che divide le pareti prese dagli scalatori, quando è caduto lungo il percorso della Draille, una zona appartenente al sito dell’Ailefroide che è una montagna del Massiccio delle Écrins. Quest’ultima presenta un’ampia fessura che divide la roccia presa dagli scalatori. Un tedesco è morto domenica scorsa in circostanze simili. I due compagni della vittima, anche italiani, sono rimasti illesi. L’alpinista è morto sul colpo e la sua salma è stata recuperata dai soccorritori della gendarmeria di Platoon (PGHM). Con una media di quasi un morto al giorno, l’estate che sta per chiudersi potrebbe essere archiviata come una tra le più luttuose degli ultimi anni che ha visto coinvolto non solo alpinisti ma anche semplici escursionisti.