A meno di una settimana dall’evento, sono ottime le prospettive di successo per una Granfondo dei Saraceni che celebra l’edizione numero cinque ad Agropoli domenica 28 aprile.
Gli organizzatori dell’Asd Mtb Cilento hanno sempre creduto in questa competizione e ha sempre cercato di fare sistema con le istituzioni sul territorio per sviluppare meglio la sinergia tra sport e turismo.
La granfondo di 40 chilometri conferma il percorso delle passate edizioni con la prevalenza dello sterrato e di single track (passaggi singoli), meno asfalto e lo sfondo di un mare sempre più azzurro.
Entrando più nel dettaglio, la granfondo prevede la partenza assistita dallo Stadio Comunale Raffaele Guariglia ad Agropoli, dopo una sfilata che vedrà i bikers attraversare il centro storico fino alla scenografica discesa in bici degli antichi scaloni che portano alla città antica, seguirà il via volante dal porto turistico con la prima vera salita. Tra pendenze e single track, tratti di sottobosco, terreno battuto, pietraie e tratti a picco sul mare, si attraverseranno uno dei tratti più belli e suggestivi del Parco Nazionale del Cilento.
La famosa “discesa del coniglio” sarà percorribile per un breve tratto con l’aggiunta di un’altra discesa che si congiunge al Kawasaki (con vista su punta Licosa) passando nella zona del villaggio abbandonato di San Giovanni, dopo aver percorso la vecchia via di confine (appositamente recuperata dall’Asd Cilento mtb per l’occasione) e che collegava in antichità i comuni di Castellabate ed Agropoli. Ancora oggi si possono ammirare lungo la via le pietre di confine con inciso sopra le iniziali dei due comuni. Nel punto più alto della via di confine si toccheranno i 312 metri di altitudine del Monte Tresino per poi divertirsi in una discesa vista mare.
La seconda parte del tracciato si presenterà più insidioso per le salite con punte del 20% in alternanza a discese in sterrato tra uliveti e ginestre in fiore. L’ultimo tratto di gara riporterà i bikers all’arrivo attraverso una discesa veloce dove si intravederanno l’arrivo e il villaggio ospitalità, ben visibile già negli ultimi di 2 chilometri di sterrato.