Credeva di potersi recare nella tranquilla provincia irpina per mettere a segno una truffa ai danni di un’anziana signora e garantirsi così in modo impunito illeciti profitti, ma non avevano fatto i conti con la macchina investigativa composta dagli uomini e donne che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispiega sul territorio nel perseguimento di quell’obiettivo primario rappresentato dalla sicurezza e rispetto della legalità.
I Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano, al temine di articolata attività investigativa hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria un pregiudicato di Napoli ritenuto responsabile di truffa ed evasione dagli arresti domiciliari.
Utilizzando la tecnica di seguito indicata, spacciandosi come Maresciallo dei Carabinieri, il malfattore metteva a segno una truffa a Montefalcione, riuscendo a farsi consegnare da un’anziana del luogo 300 euro in contanti ed una catenina d’oro:
– telefonata alla vittima prescelta, con richiesta di 3.700 euro necessari per evitare l’arresto del di lei figlio che, secondo quanto sostenuto dal truffatore, era stato portato in caserma avendo provocato un sinistro stradale con feriti;
– poco dopo la telefonata, ritiro di quanto concordato direttamente presso l’abitazione dell’anziana donna;
– immediata fuga non appena in possesso del bottino.
E solo a questo punto la signora si rendeva conto del raggiro in cui era incappata e non esitava a richiedere l’intervento dei Carabinieri.
L’attività investigativa permetteva ai militari della Stazione di Montefalcione di acquisire elementi di reità nei confronti del 30enne, già gravato da precedenti per analoga fattispecie di reato e detenuto agli arresti domiciliari in Napoli, individuato anche attraverso l’analisi del “modus operandi” e grazie all’osmosi informativa tra i Reparti dell’Arma.
Identificato, scattava dunque a suo carico la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri finalizzati a risalire all’identità di eventuali complici.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda ancora una volta i consigli riportati con l’iniziativa “DIFENDITI DALLE TRUFFE”, principalmente rivolta agli anziani potenziali vittime di truffa, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa possono essere ingannate con maggiore facilità.
È importante, quindi, saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere.
Si riportano di seguito una serie di accorgimenti utili a prevenire le truffe oltre a semplici comportamenti da tenere nel caso ci si renda conto di trovarsi davanti un potenziale truffatore, indicati anche nella locandina/vademecum predisposta con la succitata iniziativa:
1. Il truffatore, per introdursi nell’abitazione, può presentarsi in diversi modi: spesso è una persona distinta, elegante, gentile: dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, ecc. e talvolta si presenta come appartenente alle Forze dell’Ordine, spesso con casacche e pettorine e non in divisa.
2. Non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa soprattutto se si è soli. Prima di farli accedere accertarsi della loro identità eventualmente chiedendogli di mostrare un tesserino di riconoscimento.
3. Non dare denaro a sconosciuti che indicano di essere impiegati di enti pubblici o privati: Enel, Telecom, Gas, Acquedotto, Inps, ecc., non effettuano riscossione di bollette presso abitazioni, preannunciando l’eventuale controllo delle utenze con apposito avviso.
4. Mostrare cautela nell’acquisto di merce offerta per strada o venduta porta a porta e diffidare sempre degli acquisti oltremodo convenienti e dei guadagni facili, trattandosi verosimilmente di truffa o di prodotti rubati.
5. Prestare attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare debiti o acquisti di merce, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento o chiedere al familiare interessato di partecipare al successivo incontro.
6. Segnalare immediatamente ogni situazione sospetta al 112 o al più vicino Comando.