Nella splendida cornice della Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, con il patrocinio del Comune di Montefalcione, si è tenuto il 17 dicembre sera, un convegno per ricordare i cinque anni dalla costituzione del Circolo San Nunzio Sulprizio”, aderente al Movimento Cristiano Lavoratori.
L’ Associazione , opera nel campo socio culturale, e numerose sono state nei cinque anni trascorsi, le attività e incontri tenutisi al circolo della Stampa di Avellino e a Montefalcione come in questo caso, con la presentazione del libro : “I coniugi Beltrame Quattrocchi: l’amore vero”, lettere d’amore “.
Alla manifestazione, oltre alla presenza del pubblico nella navata centrale della Chiesa, hanno preso parte esponti delle istituzioni locali, religiose e del mondo della cultura, con vari lettori che si sono alternati nella lettura di alcuni brani del libro e di poesie in esso contenute. Il libro, è stato presentato e commentato dal Dott: Adriano Palmieri, di cui ne riportiamo una sintesi.
“C’è bisogno di ricordarsi della bellezza che abbiamo sperimentato all’inizio di quel legame, ciò che ci ha fatto scegliere, ciò che ci ha fatto osare,” il sottotitolo tratto da un libro di Epicoco.
Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini, nati alla fine dell’ottocento, sposati poco più che ventenni, vissero “una vita ordinaria in modo straordinario”, com’ebbe a dire Karol Wojtyla.
I coniugi resero la propria casa una piccola chiesa domestica, di preghiera, dialogo e solidarietà.
Misero al mondo quattro figli, due sarebbero divenuti sacerdoti, una sarebbe divenuta suora.
Ogni mattina andavano in chiesa, quando uscivano Gino augurava alla sua Maria “buongiorno”, come sesoltanto allora la giornata potesse iniziare. Luigi Beltrame divenne alto dirigente pubblico, raggiungendo il vertice dell’Avvocatura di Stato. Maria Corsini, esperta di lingue, avrebbe svolto un ruolo da educatrice, anche scrivendo saggi pedagogici. Praticarono un costante impegno sociale. Furono volontari dell’Unitalsi, barelliere lui e infermiera lei accompagnavano gli infermi a Lourdes e Loreto. Durante i conflitti mondiali si prodigarono per curare e assistere i feriti, sia civili che militari, riuscendo a salvare centocinquanta persone dai nazi-fascisti. Impegnati in più gruppi e associazioni, Luigi fu tra i promotori e sostenitori degli Scout romani. Con l’abitazione stabilita a Roma, avrebbero spesso viaggiato, per motivi di lavoro e di salute, oppure per essere vicini ai rispettivi genitori nei loro spostamenti. Questi viaggi avrebbero alimentato un assiduo scambio epistolare, altamente commovente, dal quale si evince il tutt’uno della coppia. L’ultima foto della coppia li colse sulle Dolomiti. Gino aveva preso alcuni fiori che appuntava sull’abito di Maria, con lo sfondo delle Tre cime” di Lavaredo. Bisogna vivere dal tetto in su”, dicevano loro due, aspirando e sperando di concorrere a superiori bellezze. Nel 2001 San Giovanni Paolo II li proclamò “primi sposi beatificati in quanto coppia”.
Il Dott: Adriano Palmieri, presidente dell’Associazione organizzatrice, ha curato con la consueta operosa passione l’allestimento e la conduzione dell’incontro, proponendo la storia di Maria e Luigi tramite diapositive. Scelti da una biografia dei coniugi, sono stati letti diversi brani da Antonella Polcaro, Maria Pagliuca e Franco Cafazzo, coordinatore del gruppo di letture.
A fine serata è stato offerto ai presenti un depliant elaborato dall’Associazione, attinente con cenni cenni storici sulla “Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, per incentivare un turismo culturale è un aspetto di speranza concreta, nell’ottica d’un modello sociale ed economico migliore.
Per i credenti e per i non credenti, Luigi e Maria sono stati esempio fattivo d’incarnazione delle necessarie premesse per una “migliore umanità”.
Carmine Martino