I Carabinieri della Compagnia di Baiano, in particolare i militari della Stazione di Monteforte Irpino, a termine di una consistente attività d’indagine hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria, due ragazze pluripregiudicate appartenenti ad una famiglia rom residente in provincia di Campobasso, ritenute responsabili di vari furti.
Le stesse, dell’età di 24 e 27 anni, nel 2016 si rendevano autrici, in concorso con altri individui in fase di identificazione, di diversi furti perpetrati presso un supermarket di Monteforte Irpino. Forti della loro esperienza delinquenziale nei reati predatori, operavano secondo procedure ormai consolidate nel tempo. Nello specifico:
– individuavano gli orari di maggiore affluenza di persone, posizionandosi all’altezza delle casse, in attesa che si formassero le file per i pagamenti;
– con una scusa si avvicinavano a quei clienti che portavano una borsa o un marsupio, intrattenendoli a parlare con una scusa qualunque;
– con un’azione fulminea, sfilavano i portafogli ed altri beni personali dalle borse delle vittime prescelte, per poi dileguarsi rapidamente.
I militari della locale Stazione nell’ambito di una serie di servizi di osservazione e pedinamento pianificati da tempo al fine di contrastare questa specifica fattispecie delinquenziale, hanno notato un’autovettura con due ragazze a bordo: tale veicolo era già stato visto più volte in sosta nel parcheggio del supermercato in argomento.
Alla vista dei militari le stesse si davano alla fuga. Dopo un breve inseguimento i militari riuscivano a bloccare l’auto con a bordo le due giovani donne.
Accompagnate in Caserma per gli accertamenti, tentavano di giustificare con scuse fantasiose il comportamento assunto alla vista della Gazzella.
L’attività investigativa sviluppata dai militari, estrinsecatasi attraverso lo sviluppo di utili informazioni nonché di video dalle telecamere di videosorveglianza e l’analisi degli elementi raccolti in sede di sopralluogo, permetteva di ritenere quelle due rom le responsabili di diversi furti. E, alla luce delle prove fornite, ammettevano le proprie responsabilità, venendo pertanto deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la loro presenza in quel Comune, le stesse venivano proposte per l’emissione della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.