Come quel quadrupede che ” va da mulo e torna da somaro”, il sindaco Costantino Giordano trasforma il suo accanimento in un boomerang politico.
Questo accade quando i personalismi prendono il sopravvento sulla condotta politica.
In assenza di contenuti progettuali, Giordano si ostina a portare per la settima volta la politica in tribunale nell’inutile tentativo di screditare il gruppo consiliare #SaràBella. L’unica opposizione che il sindaco porta in aula di tribunale al fine di frenare la sua azione politica incisiva, che di fatto in questi circa 2 anni ha messo in serie difficoltà la maggioranza di Palazzo Loffredo.
Ebbene il sindaco ha scelto di attaccare una democratica opposizione usando becere bassezze, mortificando il concetto più ampio di politica e derubricandolo di fatto nelle aule di tribunale nel tentativo di comprimerlo a causa della sua incapacità di sostenerlo con argomentazioni valide e nelle aule di Consiglio. Sembra di assistere ad un accanimento personale riempitivo di quel vuoto politico che la sua amministrazione, costretta ad andare avanti con un solo consigliere in più, ha generato.
Di fatto la sentenza di archiviazione “perché il fatto non sussiste ” altro non è che la celebrazione dell’idea di democrazia contro l’affossamento della libertà di espressione cui mira il sindaco Giordano che di fatto calpesta , agitando lo spauracchio del tribunale per azzittire chiunque non si allinei con la sua condotta politica. Cioè col #nulla. La sconfitta è triplice: giuridica ancorché morale e comunitaria.
Ma l ‘unica legge cui deve sottoporsi è quella dell opinione pubblica . Questo vano tentativo oltre a segnare una sconfitta personale e morale, perciò, rappresenta per Giordano anche una sconfitta politica.
Sembra un attentato ai diritti politici dei cittadini da parte di chi non riesce a fare i fatti.
SaràBellaMonteforte