di Saverio Bellofatto
Il Castello Caracciolo di Montefredane, una stupendo balcone sulla Valle del Sabato, ha ospitato nell’anniversario dell’inizio della Grande Guerra, la mostra delle fotografie originali della Prima Guerra Mondiale 1915 – 1918, della collezione Dentice Pantaleone, imprenditore dell’ambiente, appassionato collezionista di documenti storici, cimeli, oggetti d’arte … e che grazie alla sua passione ha dato vita ad uno straordinario museo aziendale. L’evento promosso dalla Pro Loco di Montefredane diretta egregiamente dalla giornalista Monia Gaita in collaborazione con l’associazione la piccola cometa, l’IC Don Lorenzo Milani di Manocalzati con il patrocinio morale della F.I.D.C.O. e del Comune di Montefredane. Circa 150 studenti e tanti cittadini hanno seguito con interesse il saluto del Sindaco Valentino Tropeano che ha parlato dell’importanza dell’Europa nei processi di pace seguiti alle disastrose guerre e che questo grande progetto di fratellanza tra i popoli ha fatto si che il nostro continente diventasse operatore di pace su tutto il pianeta. Una bellissima composizione sulla guerra di Monia Gaita ha introdotto l’intervento della DS Prof.ssa Carmela Satalino che si è soffermata sull’importanza che lo studio della storia riveste nella formazione degli allievi. E sono proprio gli alunni che hanno animato la manifestazione con poesie, slogan, riflessioni e canzoni per la pace e nel ricordo dei soldati caduti nella disastrosa guerra. Per l’occasione è stata donata a tutti i presenti la pubblicazione voluta da Dentice Pantaleone per i tipi della piccola cometa con la prefazione del Prof. Carmine Montella. Il libretto oltre alle foto contiene la trascrizione delle pagine del diario del Mag. Guglielmo Sabelli, Ufficiale del Tribuna le Militare di Guerra 1915 – 1918, una testimonianza che fa riflettere molto su questa tragedia. Soddifatto anche il Presidente Provinciale dell’Associazione Combattenti FIDCO Sabino Meola che in un suo breve intervento ha lodato l’iniziativa richiamando i valori della memoria. Il finale con il canto corale dell’Inno di Mameli ha suscitato emozioni e commozione.
Filastrocca sulla guerra scritta da Monia Gaita per gli alunni dell’IC Don Lorenzo Milani di Manocalzati
Cos’è la guerra?
La guerra non è un
bene,
buca le attese, non
conviene.
Promette a tutti una
vita migliore,
ma sparge solo rovine
e rancore.
Ero un soldato,
provavo paura,
la crudeltà non aveva
misura.
Il comandante ordinava in trincea:
“Non coltivare nessun’altra idea!” “Ascolta, esegui quel
che ti dico,
punta il fucile contro il
nemico!”
“Ora non serve
pensare alla sorte,
sei diventato strumento
di morte!”
“Devi difendere il tuo
paese
contro i soprusi,
contro le offese!”
Io stavo zitto, gli occhi
impietriti,
ero assalito dai
parassiti.
Avevo fame, soffrivo il
gelo,
scorgevo frane anche
nel cielo.
E mi mancava mia
madre la sera,
la sua carezza con la
preghiera;
stringevo all’aria come
un dono
ogni suo bacio, ogni
perdono.
Credo 200 colpi al
minuto,
il volto teso, vigile e
muto.
Sparavo duro, la fronte
dritta,
sentivo in cuore la
sconfitta.
Portavo il sangue di
ogni ucciso
dentro la pelle e lungo
il viso.
Cos’è la guerra, lo vuoi
capire?
E’ un grande incendio
sull’avvenire.
Falcia la testa a
passato e presente,
distrugge il bello,
semina il niente.
Monia Gaita maggio 2019