Credeva di poter mettere a segno la famigerata “truffa dello specchietto” e garantirsi così, in modo impunito, un illecito profitto. Ma non è andata come sperava.
A finire questa volta nella rete dell’Arma un trentenne di Nola che è stato denunciato poiché ritenuto responsabile di truffa.
Qualche mese fa il giovane, vagabondando per Montella a bordo di un’auto, dopo aver scelto la vittima, metteva in atto il suo piano, simulando un sinistro stradale ed accusandola di avergli danneggiato lo specchietto.
La malcapitata automobilista, intuito l’inganno non esitava quindi a sporgere denuncia ai Carabinieri.
L’attività d’indagine sviluppata dal Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Montella, estrinsecatasi attraverso l’acquisizione di utili informazioni nonché di video dalle telecamere di tutta la zona e l’analisi degli elementi raccolti, permetteva di individuare il presunto responsabile, già gravato da specifici precedenti di polizia.
Alla luce delle evidenze emerse, a carico del trentenne è quindi scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.
Quella dello “specchietto” è un tipo di truffa molto noto: un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime: la dinamica delle truffe è molto simile e la richiesta di immediato risarcimento in denaro per il “danno” al fine di mettere a tacere la controversia sia aggira solitamente tra i 25 ed i 200 euro. Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrando lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).
I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente o di compilare, in alternativa, il modello di contestazione amichevole attendendo la risposta dell’assicurazione.
Qualora si abbia sentore di truffa è opportuno avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare la truffa, consentirà di mettere a verbale eventuali danni arrecati all’auto.