I Carabinieri della Stazione di Montoro Inferiore hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, due persone in quanto ritenute responsabili di aver avviato una casa di prostituzione.
L’intervento degli uomini dell’Arma è scattato a seguito di una meticolosa e laboriosa attività informativa, giunta a corollario del capillare controllo del territorio che i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino svolgono nel loro quotidiano impegno a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Da alcuni giorni infatti i militari avevano notato un insolito e continuo via vai di uomini. Una attenta osservazione dell’obiettivo, permetteva acclarare il motivo di tanta attività. Infatti i militari notavano che gli uomini prima di accedere all’abitazione, utilizzavano una sorta di codice per farsi riconoscere, solitamente una telefonata in luogo della chiamata dal citofono. Dopo la chiamata, ad aprire la porta, in succinti abiti, provvedeva una avvenente signora che furtivamente li faceva entrare in casa.
Nello sviluppo delle indagini i militari hanno proceduto all’identificazione di alcuni avventori che, discretamente avvicinati, non hanno potuto che confermare la natura illecita delle prestazioni che vi si praticavano.
Quindi, decisi ad intervenire, i Carabinieri sono entrati con uno stratagemma all’interno dell’abitazione riscontrandovi l’effettiva presenza di una 40enne cinese ma residente in provincia di Varese, che si prostituiva.
I successivi accertamenti investigativi scaturiti dalle evidenze raccolte, hanno consentito ai militari di far altresì emergere responsabilità a carico di una seconda persona, un 60enne, pure di origini asiatiche, ma residente a Napoli, che aveva ceduto l’immobile in sub locazione all’avvenente donna, tollerandone l’illecito utilizzo praticatone da questa.
All’esito dell’attività di Polizia Giudiziaria i militari sottoponevano a sequestro l’abitazione, il materiale pertinente all’attività svolta, il cellulare ed alcune centinaia di euro probabile provento dell’illecita attività.
A carico della donna veniva altresì inoltrata proposta per l’emissione della misura di prevenzione del rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio dal comune di Montoro.